Cna, trasformare la maternità in opportunità

Cna, trasformare la maternità in opportunità

Del Zompo: "L’Italia è ancora agli ultimi posti per quanto riguarda l’occupazione femminile"

strumenti che la rendano veramente possibile e attuabile. La Cna in collaborazione con la dottoressa Palma del Zompo, consigliera per le Pari opportunità del Comune di San Benedetto hanno perseguito questo obiettivo con determinazione, concretizzandolo nel convegno che si è tenuto all’auditorium comunale, aperto con i  saluti dell’assessore Loredana Emili, coordinato dalla responsabile di Cna Comitato Impresa Donna, Irene Cicchiello, e arricchito dagli interventi del vice presidente della Provincia, Emidio Mandozzi, da Nadia Beani, presidente del Comitato Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio e da Maria Grazia Gabrielli, rappresentante di Cgil, Cisl e Uil.
“Abbiamo messo a confronto – spiega la coordinatrice Cna di Ascoli e Fermo, onorevole Orietta Baldelli – donne imprenditrici e rappresentanti delle istituzioni e siamo soddisfatti perché lo scopo è stato raggiunto. Oltre all’analisi dettagliata sui fattori che non permettono ancora di raggiungere la piena parità si è dibattuto sulla flessibilità degli orari di lavoro e sugli asili nido. In sostanza, sulla maternità, si deve fare in modo che quella che è una grande opportunità per tutta la società non sia percepita solo come un problema per le imprese”.
“Purtroppo l’Italia è ancora agli ultimi posti per quanto riguarda l’occupazione femminile – ha spiegato Palma Del Zompo – e più del 13 per cento delle donne lascia l’attività dopo il primo figlio. Per risalire una china pericolosamente in discesa deve passare il concetto che la natalità non ha come ostacolo il lavoro bensì il modo con cui finora abbiamo pensato al mondo del lavoro”. E su come ripensarlo in termini nuovi e più equi è intervenuta la dottoressa Nunzia Pandoli, dell’associazione “Adatta” di Firenze: “La più grande opportunità si chiama Legge 53, soprattutto all’articolo 9. Una legge purtroppo pochissimo conosciuta e ancor meno applicata che permette di presentare progetti finanziabili in svariati ambiti: dalla formazione per agevolare il rientro nel mondo del lavoro dopo la maternità, al part-time reversibile, alla possibilità di un affiancamento nella conduzione della propria azienda senza il rischio di perdere la propria clientela”.
Nelle Marche, è stato puntualizzato nel corso del convegno Cna di San Benedetto, di questi progetti ne sono stati presentati ancora pochissimi. “Sul nostro territorio il problema con la propria impresa e con le proprie dipendenti – ha confermato Cesarina Vagnoni, presidente del Comitato Impresa Donna della Cna, se lo risolvono con fatica e un po’ di fantasia le imprenditrici che come me hanno a che fare con manodopera femminile. E questo non è davvero giusto”.