L’Ordine della direzione della Bluterma era che nessun lavoratore doveva entrare in fabbrica; la direzione della Bluterma ha attuato una vera e propria serrata, un atto illegittimo in contrasto con le norme costituzionali, ma anche una grave rottura del sistema delle relazioni industriali. Sono stati avvertiti immediatamente i Carabinieri che sono andati davanti ai cancelli della fabbrica ed hanno registrato la chiusura dell’azienda.
Certamente la già difficile situazione della Bluterma sembra irrimediabilmente precipitare. La UGL – METALMECCANICI aveva tentato con grande responsabilità di salvare azienda ed occupazione, dando credibilità al piano industriale della direzione aziendale, sottoscrivendo per 2 anni di seguito un sofferto accordo per il contratto di solidarietà; i risultati però sono stati deludenti.
Oggi, dopo la cattiva e passata esperienza, sono venuti a cadere ogni rapporto di credibilità e di affidabilità con il Dott. Dattoli che gestisce l’azienda. Non sono chiari i rapporti ancora esistenti tra la Bluterma e il gruppo Biasi, di cui Bluterma è figlia; c’è uno strano passaggio di termosifoni provenienti dalla Cina che non si sa se, come e perché transitano in Bluterma.
Il nuovo piano di trasformazione societaria, presentato dall’azienda alle OO. SS. per mantenere un minimo di occupazione è evanescente, superato e non credibile; un castello di sabbia che penalizza soltanto i lavoratori e sembra nascondere obbiettivi non trasparenti; su questo tema i margini di trattativa erano gia residuali. Con la serrata di oggi e la comunicazione della messa in mobilità di tutti e 98 i lavoratori la Bluterma ha tagliato definitivamente ogni margine negoziale».