Ammortizzatori sociali, dal Ministero risorse per il Piceno

Ammortizzatori sociali, dal Ministero risorse per il Piceno

La richiesta dell'assessore Ugo Ascoli è stata di almeno altri 6 milioni di euro

Il sottosegretario è intervenuto in Regione, all’incontro con le parti sociali per analizzare e confrontarsi sulle modalità attuative dell’accordo del 5 marzo scorso che stabilisce la destinazione di tali risorse per la concessione o la proroga di trattamenti di cassa integrazione straordinaria, mobilità, disoccupazione speciale ai lavoratori di imprese che non possono ricorrere agli ammortizzatori sociali previsti dalla normativa vigente.  
Al sottosegretario, l’assessore regionale al Lavoro, Ugo Ascoli ha, infatti, consegnato una lettera nella quale si fa presente, tra l’altro, che la provincia di Ascoli Piceno sta subendo da diversi anni un processo di deindustrializzazione localizzato nell’area più meridionale, che l’occupazione è progressivamente in calo dal 2004 e colpisce maggiormente la componente femminile, che la domanda di lavoro risulta in calo del 4,2%. Indicatori più sfavorevoli rispetto alla media regionale che mettono in luce l’esigenza di indirizzare risorse aggiuntive dove maggiori sono le criticità strutturali, dando risposte in termini di sostegno al reddito. Nel corso della riunione l’assessore regionale ha anche motivato la richiesta di somme aggiuntive in favore del Piceno – almeno altri 6 milioni di euro - spiegando che se permane la situazione di fatto, l’impiego dei 6 milioni già stanziati verrà esaurito nella prima metà del 2008.
Ugo Ascoli ha anche chiarito che sull’intero ammontare delle somme liquidate nel 2007 attraverso questo strumento finanziario di protezione sociale, le prestazioni a favore di lavoratori della provincia di Ascoli Piceno rappresentano il 50% del totale. 
I
l sottosegretario Rinaldi ha quindi sottolineato la grande collaborazione e il lavoro molto proficuo svolto tra le Marche e il ministero al Lavoro per il miglior utilizzo degli ammortizzatori sociali in deroga. Proprio con le Marche e con l’assessorato al Lavoro, nel 2006 – ha ricordato il sottosegretario- abbiamo avviato una nuova modalità di destinazione delle risorse, sulla base di una programmazione mirata e di un fabbisogno reale, che ha portato per la prima volta ad un accordo a favore di un territorio, il Piceno appunto, e non solo di settori produttivi. Un meccanismo apripista ed efficace quindi , che è servito anche a me- ha detto Rosa Rinaldi - per avviare una verifica sulle effettive capacità di spesa delle Regioni e apportare correttivi che hanno semplificato le procedure e quindi abbreviato i tempi di assegnazione, consentendo il pieno utilizzo delle risorse a livello nazionale.
L’assessore Ascoli, in apertura di lavori, ha ricordato come nelle Marche, grazie al confronto e alle modalità di concertazione con le parti sociali sulle scelte programmatiche e grazie allo strumento degli ammortizzatori sociali in deroga, si è costruita una rete di tutele del lavoro che ha consentito di programmare politiche attive e di gestire il rientro nel mercato del lavoro. 
La riunione con le parti sociali si è conclusa con l’accordo a rivedersi il prossimo 7 aprile per definire le linee operative e procedurali dell’accordo.

Spacca vede la Rinaldi e parla del Piceno. Nell'incontro di oggi con il sottosegretario al Lavoro Rosa Rinaldi, il presidente delle Marche Gian Mario Spacca ha ricordato la specificità del territorio Piceno, dove «c'è stata la fuga di molte imprese, espressione di un'imprenditorialità extraregionale, attratta dai benefici della Cassa per il Mezzogiorno ma che poi ha abbandonato il territorio di fronte ai mutamenti della concorrenza internazionale». Gli ammortizzatori sociali in deroga - ha ricordato Spacca - sono stati istituiti con la Finanziaria 2003, che ha autorizzato il ricorso alla cassa integrazione guadagni straordinaria per i lavoratori di imprese con un numero di dipendenti inferiore a quello previsto per i normali ammortizzatori sociali. Fra il 2004 e il 2007, alle Marche sono stati assegnati e spesi 36 milioni di euro: più della metà utilizzati nella provincia di Ascoli Piceno.