Si prospetta ladozione di un codice etico da applicare nellaffidamento degli appalti pubblici
Hanno firmato per la Provincia il presidente Massimo Rossi e l’assessore Emidio Mandozzi mentre a rappresentare i sindacati c’erano Giancarlo Collina e Leo Pignoloni (Cgil Ascoli), Alessandro Pertoldi e Alessandro De Grazia (Cgil Fermo), Antonio Angelini e Rolando Galanti (Cisl), Giuseppe Pacetti e Guido Bianchini (Uil).
Lo scopo è quello di ridurre gli infortuni mettendo in campo una serie di azioni che spaziano dalla formazione di rappresentanti dei lavoratori alla sicurezza (RLS) ai concorsi per studenti, come “Al lavoro sicuri! Per un sicuro lavoro”, attivo fin dal 2002 e riconosciuto come una delle sette “Buone pratiche a livello nazionale” nell’ambito della manifestazione organizzata dall’Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro (ISPEL). Nell’ultima edizione del concorso, il cui bando scadrà il prossimo 28 marzo, è stata anche prevista una borsa di studio intitolata ad Andrea Gagliardoni, l’operaio di Porto S. Elpidio che fu schiacciato da una pressa a 23 anni nel 2006.
E’ infatti necessario intervenire con forza per arginare un fenomeno che vede l’Italia agli ultimi posti della classifica di sicurezza europea: come ha ricordato l’assessore alla Formazione Emidio Mandozzi, nel 2006 si sono registrate nelle Marche 33.500 denunce di infortuni di cui ben 6.700 nella sola provincia di Ascoli Piceno (comunque il 5,9% in meno rispetto al 2005), dove i morti sono stati 39 nel 2005 e 30 nel 2006 (il 23% in meno).
«La cultura della sicurezza è un argomento da affrontare non solo nell’ottica della salvaguardia – ha commentato il presidente della Provincia Massimo Rossi – ma soprattutto in quella della consapevolezza dei diritti dei lavoratori, per questo è necessario un percorso che passi per la formazione, le borse di studio e arrivi fino all’attribuzione di premi alle imprese più meritevoli per attenzione alla sicurezza e all’incolumità dei propri dipendenti».
Nel nuovo protocollo, infatti, la Provincia conferma la propria disponibilità a formare rappresentanti dei lavoratori alla sicurezza e ribadisce la validità di iniziative come quella della giornata provinciale a favore della sicurezza del lavoro. Oltre a ciò si impegna a destinare il 5% del monte orario complessivo di ogni corso di formazione al tema della sicurezza e a istituire un fondo provinciale vittime sul lavoro. Le parti hanno inoltre concordato sulla realizzazione di una newsletter informativa da inviare agli RLS e di nuove campagne di comunicazione mirate alla prevenzione, formazione e informazione in materia di sicurezza. L’ultimo punto del protocollo è probabilmente il più qualificante: si prospetta infatti l’adozione di una sorta di codice etico da applicare nell’affidamento degli appalti pubblici per contenere i fenomeni, strettamente legati agli infortuni, di precariato e lavoro nero.
«Rafforzare la formazione e garantire la presenza di un esperto di sicurezza nelle aziende – ha osservato Giuseppe Pacetti della Uil – sono azioni preventive che serviranno di certo a conseguire risultati migliori di quelli, piuttosto scarsi, che sono scaturiti dalla legge 626 del 1994».