Foodinvest, 30 giorni di tempo per il salvataggio

Foodinvest, 30 giorni di tempo per il salvataggio

Il tribunale di Ascoli faccia un'operazione

diano continuità al sito produttivo mantenendo in forza le maestranze e la loro alta capacità professionale.
Con la famiglia Malavolta il taglio è oramai netto ed irreversibile. Il castello concordatario non regge un solo minuto ad una verifica trasparente del suo impianto; il Tribunale di Ascoli Piceno faccia una operazione “VERITA’” e ne tragga le dovute conseguenze.
Il mantenimento in funzione degli impianti del sito produttivo Foodinvest è presupposto indispensabile per mantenere in piedi la speranza di un futuro produttivo aziendale. Qualora gli impianti industriali venissero fermati e l’ammoniaca, per sicurezza, tolta dal ciclo industriale, la chiusura della Foodinvest di P.to D’Ascoli sarebbe tombale.
Le strutture territoriali di CISL e UIL stanno commettendo un grave errore; e parlare di errore è un eufemismo. Sorreggono di fatto il piano industriale di Malavolta che vuole chiudere lo stabilimento di P.to D’Ascoli, bloccare immediatamente il sito produttivo, farlo diventare tombale, fare un accordo di un anno di CIGS e vendersi immediatamente quell’ accordo come una disponibilità del sindacato alle sue scellerate scorribande finanziarie. Ma per carità, via quelle trappole che suonano come tradimento alle attese dei lavoratori. Certamente è corretta la proposta della CGIL per l’Amministrazione Straordinaria, che ove accettata al Ministero delle Attività Produttive lascerebbe aperta una porta sul futuro della ex Surgela.
La UGL ritiene che l’unico argomento in discussione domani al Ministero delle Attività Produttive debba essere quello dell’Amministrazione Straordinaria;oppure allargare il tavolo ministeriale a nuovi soggetti imprenditoriali interessati a rilevare il sito produttivo Foodinvest.
Alla famiglia Malavolta va tolta la discrezione delle scelte; sarebbe opportuno e lo ribadiamo che lo facesse il Tribunale di Ascoli Piceno.
La lotta che i lavoratori della Foodinvest stanno portando avanti con un forte spirito innovativo, apre un capitolo importante nel panorama del patto dei produttori. Sarebbe un’eccellente novità se, dalle ceneri di un’azienda, nascesse un patto tra nuovi imprenditori e lavoratori per il mantenimento ed il rilancio di un sito industriale di eccellenza per prodotti alimentari del nostro territorio.