«La prevenzione si costruisce solo attraverso un impegno comune tra imprenditore e lavoratori»
sulla sicurezza recentemente approvato. CGIL CISL UIL di Ascoli Piceno ritengono sconcertante la loro critica all’impianto sanzionatorio, è chiaro una legge non può risolvere con un colpo di spugna il problema degli infortuni sul lavoro, ma può contribuire notevolmente a ridurre l’entità del fenomeno; un Paese cd “civile” nonpuò tollerare una cifra così elevata di morti sul lavoro (solo nei primi mesi del 2008 si “contano” una media di 3 morti bianche al giorno) e di infortuni, per non parlare delle malattie professionali. Senza un impianto sanzionatorio commisurato alla gravità delle violazioni da parte del DL il Testo Unico rischiava di restare privo di una componente fondamentale, del resto qualsiasi legge prevede una sanzione in caso di violazione (i concetti di base del diritto insegnano): la legge giuridica è “sanzionatoria”, cioè produce conseguenze nel caso di mancata osservanza del precetto (in base allo schema classico precetto-sanzione). Di conseguenza, infatti, ed è questa la cosa che sconcerta, un imprenditore che abbia assolto a tutti gli obblighi di legge in tema di sicurezza non ha nulla di che temere, in teoria potrebbe spingersi oltre il mero rispetto della legge e fare della sicurezza un valore aggiunto della sua azienda (sarebbe interessante verificare quante aziende locali abbiano adottato dei Sistemi di Gestione della Sicurezza sul Lavoro). La prevenzione si costruisce in azienda solo attraverso un forte impegno comune tra imprenditore e lavoratori, anzi un forte impulso allo sviluppo di una vera e propria “cultura della sicurezza” deve venire proprio dai titolari delle imprese. Oltre al datore di lavoro, una figura chiave del sistema prevenzione è quello del rappresentante dei lavoratori alla sicurezza e i fatti hanno accertato che queste figure occupano una posizione chiave nel sistema e merita maggiori tutele e poteri. Di fronte ai gravi fatti accaduti negli ultimi mesi in cui è stata accertato il dolo o la negligenza da parte delle imprese, le organizzazioni sindacali non possono che dare un giudizio più che positivo sul Testo Unico.