Crescono le imprese "rosa" nelle Marche

Crescono le imprese "rosa" nelle Marche

Nella regione su un totale di 160.707 imprese attive, 38.612 sono femminili

imprese femminili attive nelle province marchigiane. Quelle maggiormente in ‘rosa’ sono le province di Pesaro e Urbino (9.046 imprese attive nel 2007) e Ascoli Piceno (9.935 imprese attive nel 2007) con un incremento di imprese attive femminili nell’anno 2007, rispettivamente del 2,70% e del 2,10%. Seguono le province di Macerata (9.134 imprese attive nel 2007) ed Ancona (10.497 imprese attive nel 2007) con una variazione percentuale dal 2006 al 2007 rispettivamente di 1,80% e 1,50%. Questo quanto emerge da un’indagine svolta dall’Agenzia giornalistica Dalla A alla V sui dati dell’Osservatorio dell’Imprenditoria femminile 2007, l’indagine semestrale realizzata da Unioncamere sulla base dei dati del Registro delle Imprese delle Camere di Commercio.
La regione Marche esprime con forza l’espansione delle imprese femminili, infatti, è seconda in classifica a livello nazionale, dopo la regione Lazio, per registrare la più alta variazione percentuale, tra 2007 e il 2006, tra il totale delle imprese (0,84%) e le imprese femminili (2,01%). Al contempo il saldo imprese 2007 sul totale è stato di 1.339 di cui imprese con a capo donne 759. Entrando maggiormente nel dettaglio emerge che nella regione Marche su un totale di 160.707 imprese attive, 38.612 sono imprese femminili, con una incidenza percentuale delle imprese in ‘rosa’ sul totale del 24,03%. Sul bilancio 2007 pesa in modo assolutamente determinante la scelta delle neo-imprenditrici di adottare una forma giuridica di società di capitali (3.037) facendo registrare un incremento del 10,48%, seguite dalle cooperative (309) dove l’incremento è stato dell’1,64% e imprese individuali (27.647) con un aumento dell’1,42%. Soltanto dell’1,08% crescono le società di persone (7.569) mentre il tasso di crescita è pari a zero per i consorzi (15). Significativo il contributo delle donne immigrate all’espansione della base imprenditoriale femminile marchigiana nel 2007. Infatti le imprese individuali con titolare donna di nazionalità extracomunita sono cresciute del 9,4%, e nel 2006 le imprese con a capo donne nate in un Paese di immigrazione erano 1.304 mentre nel 2007 salgono a 1.426.
Stilando un quadro a livello nazionale emerge come per l’insieme delle imprese, anche l’universo dell’impresa in ‘rosa’ risente del perdurare della fase espansiva, anche se in rallentamento, del settore edile. Non sorprende dunque che anche per l’imprenditoria femminile siano le Costruzioni il comparto che registra il tasso di crescita più consistente nel 2007: il 7,5% in più rispetto al 2006, quando la crescita fu lievemente superiore (+8%).  Salgono così a 45mila le imprese femminili attive in questo settore, pari ad un tasso di femminilizzazione del settore del 5,8%. Alti gli incrementi anche in altri settori non particolarmente ‘femminilizzati’ come le attività immobiliari, informatica e ricerca (+4,5%), intermediazione monetaria e finanziaria (+3%), trasporti, magazzinaggio e comunicazioni (+1,8%) e pesca (+7,2%). Sensibile anche la crescita rispetto allo scorso anno nei settori tradizionalmente più aperti alla presenza femminile: la sanità ed altri servizi sociali crescono del 5,2%, l’istruzione (+2,9%), gli alberghi e ristoranti (+1,9%). Sostanzialmente fermo il commercio (+0,1%) e in riduzione le attività manifatturiere (-0,5%).