Il capoluogo piceno primo della regione per assenteismo in Comune e Provincia
Secondo gli ultimi dati del ministero dell'Economia riferiti al 2006, elaborati dal Sole 24 Ore, infatti, il tasso di assenza in un anno è cresciuto del 9,3% nei Comuni e del 13,8% nelle Province. Ascoli è capofila nella regione e numero 27 della classifica nazionale per numero di assenze. Uffici vuoti dunque un po' dappertutto. Ma quanto ci costano queste assenze? A Roma (maglia nera in Italia) si parla di una cifra vicina ai 100 milioni, quasi come una manovra del bilancio comunale della Capitale. E ad Ascoli? Da più parti si alzano voci contro gli sprechi delle pubbliche amministrazioni, poi, alla resa dei conti, i numeri sono impietosi. Per fortuna ci pensa Macerata a risollevare le sorti marchigiane: con "solo" 6,7 giorni di assenza nel 2006 (-65,5% rispetto al 2005), si pone all'ultimo posto per assenze fra i 108 maggiori comuni presi in esame dal quotidiano economico. Pesaro a metà classifica con 22,5 giorni medi di assenza (rispetto al 2005, però, l'incremento del tasso di assenteismo è stato del 5,9%) e Ancona è il secondo comune virtuoso dopo Macerata con 19,6 giorni (12,6%). Quanto alle Province, Ascoli annovera 21,9 giorni di assenza e si colloca al 28' posto nazionale, facendo registrare però uno dei cali più vistosi di tutto il Paese rispetto all'anno precedente: -27,7%. Seguono Pesaro 21,5 (0,3%), Macerata 20 (-21,4%) e infine Ancona, con soli 15,4 giorni (9,5%).