Marini: «Liniziativa è un momento di interscambio culturale e sociale»
del territorio nell’ambito del progetto “Cheese for Peace”, avviato dall’assessorato provinciale all’Agricoltura in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2007.
Nella delegazione sono presenti anche rappresentanti dell’ONG “Cenesta” (Centro per lo Sviluppo Sostenibile) che collabora con l’ONU, la FAO, l’UNICEF, IUCN ed è molto attiva in Iran e nel dibattito internazionale sui diritti dei contadini, l’agricoltura familiare, le agro-biodiversità. I pastori iraniani sono in Italia per acquisire dagli allevatori locali esperienze e competenze sulla conduzione del bestiame e delle aziende, sulla trasformazione del latte e la conservazione dei prodotti e per conoscere gli strumenti e le tecnologie adatti a migliorare l’efficienza del lavoro e, in un’ottica comunque di conservazione delle biodiversità, per poi applicare quanto imparato nella loro realtà.
I pastori nomadi dell’Iran, allevano capi al pascolo in forma transumante e lavorano la lana di pecora e di cammelli producendo piccoli oggetti di artigianato come borse e tappeti, giacche, cappelli e questa visita, organizzata in collaborazione con il Centro Internazionale “Crocevia” e con l’organizzazione “Veterinari senza frontiere”, è diretta a fornire assistenza a questi pastori al fine di consentirgli di mantenere il proprio modo di vivere.
La visita si inquadra in un progetto più ampio, promosso dalla Provincia, che vede gli allevatori del Piceno mettere a disposizione una quota del ricavato ottenuto dalla vendita del formaggio a marchio “Cheese for Peace” al fine di finanziare dei progetti di cooperazione internazionale decentrata che trasferiscano alle popolazioni del sud del mondo conoscenze ed esperienze preziose per diffondere l’attività casearia sia a livello di produzione che di commercializzazione.
«L’iniziativa oltre a rappresentare un’occasione preziosa per la nostra comunità per conoscere altre realtà al di là degli stereotipi e dei luoghi comuni – ha affermato l’assessore all’Agricoltura Avelio Marini - costituisce un significativo momento di interscambio culturale e sociale utile a stabilire e rafforzare legami di pace, fratellanza ed amicizia».