Lavoro, gli infortuni delle donne

Lavoro, gli infortuni delle donne

Nel 2007 in Italia sono state ben 94 le donne vittime di incidenti mortali sul lavoro

Gli incidenti mortali: 94. Sono tante, ogni anno, le donne che perdono la vita al lavoro. In pratica una ogni tre giorni. I licenziamenti: 40%. Questa è la percentuale delle donne che smette di lavorare dopo aver avuto un infortunio.
Il Dipartimento sulla Sicurezza nei Luoghi di Lavoro di CGIL/CISL/UIL di Ascoli Piceno partendo da queste cifre ha messo insieme alcune informazioni, dati e notizie sul fenomeno degli infortuni nel lavoro delle donne della provincia picena.
L’8 marzo rappresenta ormai un appuntamento consolidato nell’ambito della società moderna, una giornata in cui viene celebrata la donna ma che troppo spesso diventa una semplice occasione per muovere una grande massa di denaro legata a regali, cene tematiche, spettacoli di ogni tipo.  
Collina, Galanti e Bianchini (CGIL/CISL/UIL) ricordano che l’essenza di questa giornata è invece un’altra: ricordare cioè quanto la donna venga ancora discriminata in vari ambiti, soprattutto in quello lavorativo; a questo proposito, anche l’informazione ha delle colpe quando si parla degli infortuni sul lavoro, tema di cui tutti oggi si riempiono la bocca ma che viene spesso trattato superficialmente.
Ed in effetti ben poco si distingue nei dati sugli infortuni tra genere maschile e femminile: la generica trattazione del tema omette infatti di considerare le spaventose cifre che riguardano le donne, le quali vanno integrate con aspetti di diversa natura, prettamente socio-economica, che sfuggono ai più e sui quali, in un’occasione così propizia, occorre effettuare una riflessione accorata.
Nel 2007 in Italia sono state infatti ben 94 le donne vittime di incidenti mortali sul lavoro: la cifra è rimasta pressoché inalterata dal 2006, con una decisa prevalenza al nord, ma è sintomatico come al centro Italia il dato sia in crescita di circa il 30%.
Nelle Marche si è registrato un solo caso mortale (nella provincia di Ancona), tuttavia è spaventoso il numero degli infortuni: 8.760, con una variazione pressoché nulla rispetto all’anno precedente.
In particolare, nella provincia di Ascoli Piceno è sconcertante il fatto che le più colpite siano le donne giovani, quelle cioè la cui fascia di età va dai 18 ai 34 anni, con 342 casi di inabilità temporanea o permanente: la zona più colpita risulta essere, oltre ovviamente alle mani, la colonna vertebrale, dato che non può non essere preoccupante se si pensa ai danni che può provocare tale tipologia di infortunio.
A livello nazionale i settori più colpiti sono la sanità e il commercio con oltre 25000 casi ciascuno, seguito a stretto giro dalle attività immobiliari (dato sorprendente) e dal settore alberghiero e della ristorazione, anche se sussiste una percentuale di indeterminatezza del settore che copre circa il 25% degli infortuni, cifra questa senza dubbio preoccupante.
Come risuolata preoccupante che nel settore manifatturiero, ad alta incidenza di occupazione femminile risultano oltre 31.000 casi.  
Il Dipartimento sulla Sicurezza nei Luoghi di Lavoro di CGIL/CISL/UIL di Ascoli Piceno sottolinea come a questi dati vanno aggiunte le già citate ripercussioni di carattere sociale e psicologiche: persiste anche nell’ultimo anno una diffusa difficoltà di reinserimento post-infortunio, nonché il pagamento di indennizzi che non tengono conto dell’importanza della donna nella società (si pensi al suo doppio ruolo sul lavoro e in casa, alle conseguenze che gli infortuni possono avere a livello psicologico in una società dominata dall’idea della bellezza ad ogni costo: sembra incredibile ma la tabella delle menomazioni non fa differenze tra uomini e donne), l’attesa di tempi biblici per ricevere le rendite per i casi mortali che riguardano figli e mariti.
Si aggiunga poi il sostegno che le donne dovrebbero ricevere a livello psicologico per il reinserimento non solo nel mondo del lavoro ma anche più in generale in società: ciò, soprattutto al sud, rimane un grosso problema. 
In questo contesto di difesa della donna il Dipartimento sulla Sicurezza nei Luoghi di Lavoro CGIL CISL UIL di Ascoli Piceno ritiene fondamentale la difesa della Legge 194 in questi giorni attaccata ripetutamente da più parti.

 Periodo gennaio – dicembre

provincia

2006

2007

Variazione %

Ancona

3.053

2.081

- 2,4

Ascoli Piceno

1.927

1.847

- 4,6

Macerata

1.760

1.753

- 0,4

Pesaro Urbino

2.080

2.179

4,8

Marche

8.830

8.760

- 0,8

Italia

249.500

250.906

0,6

 

Infortuni sul lavoro mortali - Periodo gennaio – dicembre

provincia

2006

2007

Ancona

1

1

Ascoli Piceno

0

0

Macerata

1

0

Pesaro Urbino

0

0

Marche

2

1

Italia

99

94

 

Infortuni sul lavoro denunciati e indennizzati al 31 ottobre 2007

Per classi di età – donne – Provincia di Ascoli Piceno

Classe di Età

Tipo di conseguenza

Totale

Durata media in giorni

Indennizzo medio in Euro

 

 

 

FINO A 17

3

1

-

4

71

1.750

18 - 34

335

7

-

342

25

872

35 - 49

322

16

-

338

34

1.192

50 - 64

171

18

-

189

51

1.949

OLTRE 64

3

2

-

5

105

3.306

NON DET.

-

-

-

-

-

-

TOTALE

834

44

-

878

35

1.245