Ieri Malavolta ha annunciato la chiusura dello stabilimento
Il sindacato sottolinea che «la famiglia Malavolta non ha mai predisposto un piano industriale per la Foodinvest, non ha pensato al futuro industriale dello stabilimento, e ha puntato tutto sulla Nestlé». «Quando il saccheggio del territorio, della capacità professionale delle maestranze, e le rendite di posizione sono finiti la proprietà ha messo in campo la proposta multipla concordataria. Un modo per salvarsi ancora una volta - secondo l'Ugl - lasciando il cerino acceso nelle mani di lavoratori e produttori». Un "industriale serio", sostiene l'Ugl, avrebbe chiesto l'amministrazione straordinaria; avrebbe continuato a produrre «e si sarebbe seduto a un tavolo insieme a sindacati e istituzioni per proporre un piano industriale».