/Piano per il Piceno, la Provincia a confronto con la Cia
Piano per il Piceno, la Provincia a confronto con la Cia
Rossi: «Viviamo un'importante fase di sviluppo, l'agricoltura svolge un ruolo importante»
«Stiamo vivendo un'importante fase di sviluppo – ha detto il presidente della Provincia di Ascoli Massimo Rossi – e in tale contesto l'agricoltura svolge un ruolo molto importante. Nella redazione del documento abbiamo messo a confronto i risultati conseguito dal “tavolo verde” e dal “tavolo di programmazione economico” istituiti dalla Provincia con lo scopo di individuare quelle che possono essere le concrete politiche di sviluppo del settore primario». Un settore che nel Piceno si sta riorganizzando e sviluppando e spazia sempre più in nuovi comparti come quelli del turismo con la rete degli agriturismo e nelle nuove energie. In tale contesto si inseriscono perfettamente anche le iniziative enunciate nel documento da parte della Provincia come «Il progetto Energia dalla Montagna – ha detto l'assessore provinciale Avelio Marini – finalizzato all'utilizzo delle biomasse legnose dei Monti Sibillini e che costituisce un programma strategico sia per l'economia montana che, soprattutto, per la manutenzione boschiva e la prevenzione incendi». Le richieste dei vertici della Cia sono state indirizzate anche ad una maggiore tutela delle produzioni tipiche e biologiche come sottolineato dal vice presidente Ugo Marcelli. In tale contesto il documento della Provincia spiega il contenuto del progetto “incentrato sulla valorizzazione e sulla diffusione delle produzioni tipiche come ad esempio l'oliva tenera ascolana DOP, i tartufi, le castagne, la viticoltura, la zootecnica di qualità, il florovivaismo ed i prodotti dell'agricoltura biologica e certificata. «Il nostro impegno – ha detto Marini – condiviso con le associazioni di categoria come la Cia deve essere finalizzato soprattutto alla ricerca e alla creazione di nuovi canali di commercializzazione dei prodotti nei circuiti locali nelle reti lunghe nazionali ed internazionali e nella proposta degli stessi nell'ambito della ristorazione collettiva e tradizionale». In merito al settore della zootecnia il presidente della Cia di Ascoli Massimo Sandroni ha detto: «Occorre analizzare attentamente il problema legato alla scarsa redditività delle imprese zootecniche che rischia, soprattutto nelle zone montane, di generare molti casi di abbandono dell'attività con il conseguente impoverimento di quelle aree». Il presidente della Cia di Ascoli Massimo Sandroni, inoltre, ha chiesto alla Provincia la massima attenzione sulle modalità di applicazione del Piano di Sviluppo Rurale deciso dalla Regione Marche. Un appello prontamente raccolto dall'assessore Marini il quale ha detto: «Dobbiamo verificare insieme e sulla base delle esigenze del nostro territorio – come portare avanti il Piano di Sviluppo Rurale verificando anche la possibilità di garantire la massima collaborazione con la Regione nella redazione dei bandi». L'incontro alla Provincia di Ascoli si è concluso con l'intervento di Nevio Lavagnoli vice presidente della Cia Confederazione Italiana Agricoltori della Regione Marche.