/Oltre 40 milioni di euro la ricchezza prodotta nelle Marche
Oltre 40 milioni di euro la ricchezza prodotta nelle Marche
Ascoli con 24.778 euro dal 59° posto del 2006 passa al 58° nazionale
Con una percentuale di crescita rispetto al 2006 pari al 4,3%, la nostra regione appare in linea con la media nazionale. È quanto sostiene una ricerca realizzata da Unioncamere e Istituto Tagliacarne nell’ambito della 126ª Assemblea di Unioncamere, i cui dati per la regione marchigiana sono stati elaborati dall'agenzia giornalistica Dalla A alla V.
L'analisi evidenzia inoltre l'ammontare pro capite del prodotto interno lordo a prezzi correnti, ovvero ottenuto sommando al valore aggiunto ai prezzi base l'ammontare dell'IVA e delle altre imposte indirette nette gravanti sui prodotti e sulle importazioni. Il PIL medio di ogni marchigiano infatti, secondo questi calcoli, ammonta a 26.203 euro euro e, in particolare, è la provincia di Ancona con 29.110 euro di PIL per abitante al primo posto nella regione guadagnando inoltre sei posizioni rispetto all'anno precedente nella classifica nazionale (25). A seguire Macerata con 25.329euro che guadagna 3 posizioni raggiungendo il 54° posto, Ascoli Piceno con 24.778euro che dal 59° posto del 2006 passa al 58° e Pesaro e Urbino che con 24.764 euro a persona risale due posizioni occupando la 59°. Analizzando inoltre il PIL complessivo di ogni provincia notiamo che l'incremento maggiore, pari al 5,2%, è stato raggiunto da Ascoli Piceno con un Prodotto Interno Lordo pari a 9.501mila euro, seguita da Ancona (5,2%) con 13.599mila euro, Pesaro e Urbino (4%) con 9.194mila euro e Macerata (3,3%) con 8.016mila euro.
Le prime 65 posizioni della classifica nazionale, secondo la ricerca, sono occupate tutte da province del Centro-Nord, le province marchigiane dunque possono vantare buone performance nella produzione di ricchezza. Alle spalle di Milano, prima in classifica, province ad alto livello di ricchezza prodotta: Bologna, Bolzano, Aosta e Modena. Quindi Roma, che mantiene un saldo sesto posto, seguita da Firenze. Al capo opposto, Crotone, preceduta da Enna, Agrigento, Foggia e Lecce.