Regione, prezzi bloccati per 6 mesi

Regione, prezzi bloccati per 6 mesi

Si prevede che ogni operatore aderente tenga fermi i propri prezzi dei prodotti prescelti

soprattutto i redditi più bassi. E' l'obiettivo dell'accordo, primo del genere in Italia, che verrà sottoscritto il 15 febbraio, alla presenza del garante per la sorveglianza dei prezzi Antonio Lirosi, da Regione Marche, imprese della distribuzione, associazioni commercianti e consumatori. L'iniziativa, illustrata dal presidente della Regione Gian Mario Spacca e dal vice Luciano Agostini, evidenzia - secondo il governatore - "l'attenzione della Regione per le categorie di reddito più basso, che caratterizza la nostra strategia politica, economica e fiscale. Già il 68% dei marchigiani - ha ricordato il presidente -, quelli con redditi più bassi, non pagano l'addizionale Irpef". L'accordo - cui aderiscono tra gli altri Confcommercio e Confesercenti, coordinamento associazione di consumatori e molti operatori del settore distribuzione - prevede che ogni operatore aderente tenga fermi i propri prezzi dei prodotti prescelti che, viste le oscillazioni del mercato, non comprenderanno 'freschi' come pesce o ortofrutta: 25 referenze per la piccola distribuzione, 50 per la media e 75 per la grande. Verranno contrassegnati con un simbolo rosso con la scritta "prezzi bloccati" e un lucchetto con il simbolo dell'euro. "Facciamo tornare i conti" è lo slogan del progetto, che per ora ha carattere sperimentale ma potrebbe essere prorogato. "Vorremmo che l'idea diventasse sistematica - ha precisato Spacca - e ci dispiace che il progetto sia partito solo ora". Per Agostini "l'iniziativa intende tutelare le fasce più deboli della comunità. Il punto qualificante del progetto, promosso d'intesa con il ministero - ha spiegato - è il patto forte stipulato tra consumatori e distribuzione. Un'intesa del genere è la prima in Italia". Fino ad oggi hanno aderito marchi del calibro di Auchan, Carrefour, Sma Cityper, Tigre, Coal, Conad e Coop.   A vigilare sul rispetto degli impegni saranno gli "sportelli mobili" dei consumatori. I prodotti a prezzi bloccati verranno pubblicati sui siti www.svegliaconsumatori.it  e www.commercio.marche.it.  Al termine del periodo si tireranno le somme con verifiche mirate.   Le Marche, ha spiegato Pietro Talarico, dirigente dell'Ufficio commercio e consumatori, sono tra le cinque regioni (con Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Puglia) che partecipano ad un progetto avviato nel dicembre scorso, e destinato a durare un anno, finanziato dal ministero dello Sviluppo economico per il monitoraggio dell'andamento dei prezzi nella filiera ortofrutticola. Controlli destinati a far emergere eventuali speculazioni.