Ascoli tagliata fuori dalle Zone Franche

Ascoli tagliata fuori dalle Zone Franche

Ugl: «E’ strano trovare idonei molti comuni e province importanti del Lazio, ma non il Piceno»

Gli stessi sgravi fiscali e contributivi sono previsti per le piccole imprese gia presenti nelle aree degradate, anche se all’interno di un limite imposto dall’Ue. Un bel pacchetto per rendere appetibile il territorio, superare il declino socio-economico-industriale e rimettere in moto il circolo virtuoso della crescita produttiva ed occupazionale.
«In base ai criteri stabiliti dal Cipe per la scelta delle “Zone Franche”  - afferma una nota dell'Ugl provinciale - sono state fatte subito delle proiezioni per vedere i comuni che potevano rientrare in questi parametri. Da una prima stima risultano nei parametri, candidabili 160 comuni delle regioni meridionali e 15 comuni delle regioni centro-settentrionali. Tra le regioni del centro-nord entrerebbero nei parametri Cipe: Latina, Frosinone, Viterbo, Civitavecchia, Massa Carrara, Ventimiglia. Di Ascoli Piceno non c’è traccia - prosegue la nota - E’ strano che troviamo in pista molti comuni e province importanti del Lazio, mentre il Piceno che vive un momento drammatico di declino industriale, con allarmanti tassi di disagio e di disoccupazione, resti fuori dalla partita.
Purtroppo - conclude l'Ugl - dobbiamo fare un’amara constatazione; il Piceno sta vivendo non soltanto un doloroso declino socio-economico-industriale ma anche e soprattutto un inimmaginabile declino politico».