/Sanità, la Regione sostiene il rinnovo del contratto
Sanità, la Regione sostiene il rinnovo del contratto
La giunta solleciterà la soluzione della vertenza in sede di Conferenza delle Regioni
Il vice presidente della giunta Luciano Agostini ha incontrato una delegazione di rappresentanti delle Rsu delle Zone territoriali e delle Aziende ospedaliere, di cui facevano parte anche i segretari regionali del pubblico impiego Giuseppe Cuccitto (Cgil), Gualtiero Ietto (Cisl), Carlo Santini (Uil). La riunione si è conclusa con la firma della piattaforma, in cui si condivide "la gravità del ritardo del rinnovo contrattuale, strumento indispensabile per il recupero del potere di acquisto delle retribuzioni, già fortemente ridimensionato dall'aumento dei prezzi e delle tariffe", e si conferma l'impegno per una definizione del rinnovo contrattuale "nei termini previsti dall'accordo del 29 maggio scorso". Agostini ha espresso piena solidarietà, e ha garantito che la Regione solleciterà la soluzione della vertenza in sede di Conferenza delle Regioni. Non si tratta solo di un aggiornamento dei salari (101 euro mensili lordi), ma anche, ha detto, di un passo indispensabile per scongiurare conflitti all'interno del comparto: "perché una buona sanità è fatta anche da lavoratori motivati, coinvolti nella buona pratica della salute". I lavoratori della sanità hanno manifestato oggi davanti alla sede della Regione Marche nell'ambito della giornata di mobilitazione per il contratto nazionale indetta da Fp Cgil, Fp Cisl e Fpl Uil. Subito dopo, una delegazione ha incontrato il vice presidente della giunta Luciano Agostini, per la firma di una piattaforma comune. Le rappresentanze sindacali e i lavoratori, afferma un comunicato, hanno illustrato la situazione dei lavoratori delle strutture sanitarie pubbliche e private e le ragioni della protesta, che proseguirà fino alla firma definitiva del contratto nazionale 2006-2009, biennio economico 2006-2007. Lo stato di agitazione a oltranza è stato proclamato dalle segreterie nazionali il 18 dicembre per quanto riguarda il comparto pubblico e il 29 gennaio per l'area privata, dopo la rottura della trattativa nazionale, interrotta perché il Governo e le Regioni propongono la definizione contrattuale con meno risorse di quante previste nell'accordo del 29 maggio scorso. Agostini ha assicurato che la Regione chiederà al Comitato di settore l'immediata riapertura del tavolo contrattuale.