Ugl: i Malavolta devono lasciare Foodinvest

Ugl: i Malavolta devono lasciare Foodinvest

«E' l’unica speranza per il mantenimento del sito produttivo di Porto D’Ascoli»

La rabbia tra i lavoratori è forte perché c’è buio sul futuro produttivo dell’azienda e quindi le maestranze vivono il dramma di una possibile chiusura della fabbrica. La UGL ritiene ed in maniera netta che l’unica speranza per il mantenimento del sito produttivo di Porto D’Ascoli è legata all’uscita di scena della famiglia Malavolta; e questo deve avvenire nel più breve tempo possibile.
Le modalità dei concordati preventivi delle quattro società del gruppo Malavolta, i crediti infragruppo evidenziati nell’attivo, l’immobile della Foodinvest messo in quota, a garanzia di tutte e quattro le procedure concordatarie, rischiano l’impantanamento dei processi concordatari con conseguente blocco dell’attività produttiva dello stabilimento di Porto D’Ascoli. Oltre tutto l’immobile di Porto D’Ascoli valutato in 12.931.000 euro, essendo posto a garanzia di tutte quattro le procedure concordatarie, rimane di fatto inibito per ogni operazione di vendita che dovesse riguardare soltanto la Foodinvest di Porto D’Ascoli; poi l’obiettivo industriale della famiglia Malavolta di spostare tutta la produzione nel sito di Rotella chiarisce definitivamente la volontà di chiusura dello stabilimento di Porto D’Ascoli.
Uno scenario terribile che se rimanesse immutato non lascerebbe speranza alla sopravvivenza del sito produttivo di Porto D’Ascoli.
La UGL intende condurre fino in fondo la battaglia per l’occupazione e per il mantenimento della ex Surgela; opereremo con tutte le iniziative possibili per fare chiarezza sulla procedura concordataria e rendere possibile il ricambio imprenditoriale alla Foodinvest».