Crisi del Piceno, accordo alla Gifar e Germa

Crisi del Piceno, accordo alla Gifar e Germa

Incentivo all'esodo fissato in complessivi € 5.500,00 netti per ogni lavoratore

Nella nottata di ieri si è concluso l’incontro per l’esame congiunto della crisi legata alla cessazione delle attività delle ditte Gifar e Germa con sede legale a San Benedetto e stabilimenti in Offida. I lavori sono stati costantemente seguiti dai circa 80 dipendenti interessati, che si sono trattenuti sino a tarda notte, nei locali messi a disposizione dal Centro per l’Impiego, per conoscere l’esito dell’incontro. La riunione ha visto la presenza dell’assessore al Lavoro Emidio Mandozzi, del Funzionario della Regione. Giuseppe Soverchia, di Germano Gironacci in qualità di Amministratore Unico delle ditte Gifaf s.r.l. e Germa s.r.l. assistito dal funzionario di Confindustria Fermo Tunia Gentili, dei segretari provinciali di FEMCA CISL e FILTEA CIGL, dei sindacati di base  e delle R.S.A. di stabilimento. Il trattamento di CIGS riguarderà tutte le maestranze occupate  per la durata di 12 mesi a partire dal 1° dicembre 2007. I lavoratori sospesi in CIGS verranno posti in mobilità dall’azienda al termine del periodo di CIGS, ovvero nel corso di tale periodo su base volontaria. Le ditte Gifar s.r.l. e Germa s.r.l. contestualmente all’istanza di CIGS presenteranno un piano di gestione degli esuberi, predisposto in collaborazione con il Servizio Politiche Attive del Lavoro della Provincia di Ascoli Piceno, finalizzato al reinserimento lavorativo delle maestranze interessate dalla CIGS in aziende del territorio previo adeguamento delle loro competenze professionali. In particolare  è previsto l’utilizzo di strumenti non traumatici quali mobilità di accompagnamento alla pensione, iniziative di ricollocazione, riqualificazione e/o formazione professionale. Inoltre, dopo una proficua ed intensa mediazione da parte delle istituzioni, è stato raggiunto un accordo sull’importo da corrispondere ai lavoratori a titolo di incentivo economico all’esodo, che è stato fissato in complessivi € 5.500,00 netti per ogni lavoratore.