Ugl, la zona franca per il Piceno

Ugl, la zona franca per il Piceno

«Obiettivo che può dare un decisivo impulso alla crescita economica del Piceno»

e si riversa sul terziario come calo di consumi per effetto del venir meno di domanda; si crea un circolo perverso di mancanza di ossigeno a tutto il tessuto economico territoriale. Salgono disoccupazione, chiusure di aziende, vanno in sofferenza le famiglie e cresce la disaffezione per nuovi insediamenti produttivi. C'è un confronto aperto con la Regione Marche; il Governatore Spacca ha detto proprio ad Ascoli Piceno, a dicembre, al Ventidio Basso, che la Regione metterà in campo risorse finanziare significative per il Piceno per rispondere alla crisi in atto e riequilibrare il sud delle Marche che ha parametri economici nettamente negativi rispetto ai parametri medi regionali. Ma sappiamo bene che, per quanto Spacca sia un galantuomo ed abbia una spiccata conoscenza di materie economiche, non ha risorse finanziarie per rispondere adeguatamente alla crisi del Piceno. Le ZONE FRANCHE stanno per essere istituite in Italia; sono finalizzate a superare le condizioni strutturali di crisi di limitati territori per renderli anche appetibili a nuovi investimenti. La ZONA FRANCA utilizza lo strumento importante della fiscalità di vantaggio per rendere più competitivo un territorio rispetto ad un altro . E’ un obbiettivo estremamente importante e che solo può dare un decisivo impulso alla crescita economica del Piceno; ma la strada per la istituzione della ZONA FRANCA è tutta in salita perché il numero delle ZONE FRANCHE è limitato ed andiamo in forte competizione con altri territori. La UGL ritiene che a sostegno di questo obbiettivo, il cui raggiungimento sarebbe di importanza “storica” per tutta l’economia del nostro territorio, vadano mobilitate assieme le energie Istituzionali, Imprenditoriali e sindacali. Nessuno si puo’ tirare indietro».