Agricoltura, nasce il marchio di qualità delle Marche

Agricoltura, nasce il marchio di qualità delle Marche

Un centinaio, per ora, gli imprenditori agricoli che hanno aderito volontariamente al progetto

L'iniziativa è dell'assessorato all'agricoltura della Marche, che ha investito 100 mila euro, «per soddisfare - ha spiegato l'assessore Paolo Petrini, in un incontro stampa ad Ancona - il bisogno di sicurezza alimentare dei consumatori, orientare le loro scelte verso prodotti locali più freschi e più buoni, e rafforzare le aziende agricole marchigiane». Sono un centinaio, per ora, gli imprenditori agricoli che hanno aderito volontariamente al progetto, sottoponendosi ad un disciplinare di regole elaborato e controllato dall' Assam, attraverso un sistema informativo per la tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti agroalimentari (Sitra), cui è possibile far riferimento anche per via telematica. Per far conoscere il nuovo marchio è già partita una campagna di informazione che fino al tutto febbraio - ha reso noto Mariano Landi, dirigente del servizio cultura, turismo e commercio della Regione - interesserà tutti i mezzi di comunicazione: radio, televisione e giornali, con l'aggiunta di manifesti giganti affissi nei 47 comuni più popolosi della regione, per quasi un milione di abitanti, e di altri più piccoli, in altri dieci comuni.   In programma anche incontri con i consumatori e i soggetti interessati in varie località delle Marche, veri e propri workshop per spiegare da vicino di cosa si tratta.  "Qm, qualità marcata a vista" è lo slogan che accompagna l'iniziativa promozionale, che si avvarrà anche di una miniserie di 12 trasmissioni di cinque minuti l'una in onda su due emittenti tv locali. «Il sistema Sitra, elaborato dall' Assam -  ha spiegato il responsabile Autorità pubblica di Controllo - è costruito in modo da potersi adattare a diverse filiere produttive (sito web www.agri.marche.it ) - contiamo perciò di estenderlo presto ad altri prodotti: olio e vino saranno i primi della lista, per qualificare di più e meglio la produzione agricola marchigiana».