Il prezzo delle piante varierebbe da 5 euro fino a 19 euro contro i 5,5 e 14 euro del 2006
per le festività, uno dei tasselli più tradizionali del nostro Natale, ma invita anche le tante imprese agricole del Piceno ad investire nella coltivazione degli abeti, con l'auspicio che tra pochi anni gli alberi venduti nella nostra provincia possano arrivare ad essere di produzione locale. La Cia ricorda inoltre che gli alberi di produzione nazionale in vendita rappresentano circa il 55% del totale, gli altri provengono dai Paesi del Nord Europa, in particolare dalla Danimarca, principale produttrice ed esportatrice europea. Gli alberi prodotti in Italia e destinati all’addobbo natalizio vengono, per la maggior parte, coltivati in terreni particolari, difficili e collinari proprio per tutelare l’assetto idrogeologico, evitando così frane e smottamenti. Il ricambio è continuo. Molti sono anche i vivai che producono questi alberi, i quali hanno una propria etichetta di garanzia. In particolare, nel Piceno, per quanto riguarda i prezzi degli abeti si sarebbe verificato un incremento alla produzione del prezzo massimo e un lieve decremento del prezzo minimo: secondo le ultime rilevazioni della Borsa Merci di San Benedetto del Tronto il prezzo di un abete varierebbe da un minimo di 5 euro per le piantine da circa 60 cm fino ad un massimo di 19 euro per le piante di circa 2,5, contro i 5,5 e 14 euro dello scorso anno. Considerando che poi al dettaglio i costi lievitano, per comprare un albero di Natale “vero” ogni famiglia del Piceno spenderà, in media, tra i 20 e i 45 euro. Naturalmente, i prezzi crescono se si è in presenza di una pianta che supera i due metri di altezza, per la quale la cifra può arrivare a superare anche i cento euro.