Come si lavora alla Politecnica

Come si lavora alla Politecnica

Situazioni di malessere affiorano in prevalenza nella quota femminile e nei precari

per le Pari Opportunità dell'Ateneo, e dell’incontro dibattito che si è tenuto lunedì 10 dicembre nell’Aula del Rettorato, cui hanno partecipato il rettore Marco Pacetti, il direttore amministrativo Luisiana Sebastianelli, la ricercatrice dell’Isfol Irene Giacobbe, la docente di UnivPM nonché consigliera del Comitato delle Pari Opportunità della Regione Marche Paola Catalini, la coordinatrice Rsu dell’Università Politecnica delle Marche Maila Saggioro, oltre ai rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali, coordinati da Mara Fabri. Di fronte a una complessiva soddisfazione delle persone che lavorano a diverso titolo nell’Università, e a un giudizio sostanzialmente positivo relativamente ai rapporti con i colleghi, emergono situazioni di stress e di disagio relative alla organizzazione e al luogo di lavoro, al riconoscimento del valore del lavoro di alcuni, al carico di lavoro: situazioni di malessere che affiorano in prevalenza nella quota femminile del panel di rilevamento, e nel personale tuttora in condizione di precariato. Nell’apprezzare il lavoro di indagine, e nel commentarne i risultati, il rettore Marco Pacetti ha rilevato che per quanto riguarda il disagio derivante dalla precarietà, il recente provvedimento del Governo per la stabilizzazione dei precari dovrebbe contribuire a ridurre lo stato e la sensazione di incertezza. «Una maggiore specificità dei dati nell’indagine – ha quindi concluso – potrebbero inoltre permettere di agire più specificamente in quei settori dove più si evidenzia lo stress, isolandone e combattendone le cause». «Per questo – ha aggiunto il direttore amministrativo Luisiana Sebastianelli – abbiamo bisogno comunque di una più aperta e libera comunicazione tra di noi, in tutte le direzioni». Un vivace dibattito ha infine coronato l’incontro, dimostrando l’interesse e la validità dell’operazione voluta e condotta dal Comitato delle Pari Opportunità.