La protesta si è svolta quasi in contemporanea con quella di 55 vongolare
della vertenza dei metalmeccanici per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro. Ad Ancona le tute blu hanno dato vita ad un presidio davanti alla stazione ferroviaria, mandando in tilt il traffico di ingresso e uscita a nord della città. Successivamente gli operai si sono diretti in corteo verso il porto, con ulteriori rallentamenti della circolazione stradale. Percorsi alternativi sono stati istituiti dai vigili urbani e dalla polizia stradale, ma per circa un'ora è stato difficilissimo raggiungere il centro di Ancona in auto o bus. La protesta si è svolta quasi in contemporanea con quella di 55 vongolare del compartimento marittimo di Ancona, che hanno impedito ai traghetti l'ingresso in porto per circa due ore. Cinquantacinque vongolare del consorzio di pesca Cogevo di Ancona hanno bloccato stamani il canale di ingresso al porto del capoluogo per protestare contro il decreto che il ministro delle Politiche agricole e della pesca si appresta a firmare per autorizzare la pesca a rotazione nel compartimento di Ancona di alcune vongolare del compartimento marittimo di Civitanova Marche. La protesta è cominciata alle 6:15 e fino alle 8:30 ha impedito l'ingresso in porto di due traghetti provenienti da Spalato, l"Ancona", con 154 passeggeri a bordo, e il 'Dubrovnik', con altre 45 persone. Grazie alla mediazione della Capitaneria di porto, che ha ricevuto una delegazione del Cogevo, i pescatori si sono poi spostati con le loro barche nel porto peschereccio del Mandracchio, consentendo l'attracco del primo traghetto, anche se in ritardo di un'ora e mezzo. La delegazione, accompagnata dal comandante del porto, si è poi recata in Prefettura per incontrare il prefetto Giovanni D'Onofrio.