«Differenza fra chi dipinge un quadro, decora una ceramica per diletto o per professione»
E’ questa la domanda che la Cna pone all’Amministrazione comunale dopo essere venuta a conoscenza dei festeggiamenti per la “Giornata delle Marche 2007” in programma il 10 dicembre. Una domanda alla quale l’associazione, che raggruppa il più alto numero di artigiani della Provincia, spera di avere risposte chiare ed esaustive. «Il signor Silvestri - si chiedono - presidente dell’Associazione che parteciperà all’importante evento, è un omonimo dell’assessore del Comune? Oppure è proprio l’assessore stesso?». «Lavoriamo da sempre per ottenere il giusto riconoscimento alle nostre produzioni di eccellenza – afferma Barbara Tomassini, presidente dell’Unione Artistico della Cna di Ascoli – Organizziamo e partecipiamo ad eventi in città, in tutte le Marche, in Italia e all’estero. E portiamo alto il nome del nostro saper fare. Con l’amministrazione comunale abbiamo avviato una buona sinergia: ne hanno bisogno i nostri artigiani e ne ha bisogno una città che deve impostare il suo futuro sulla qualità. Poi, all’improvviso, scopriamo di finire nel dimenticatoio a scapito di altri soggetti che per giunta artigiani non lo sono. Sinceramente è un atteggiamento che ci sconvolge». «Non si può più far finta – incalzano il presidente della Cna, Gino Sabatini, e la direttrice, onorevole Orietta Baldelli – che non ci sia differenza fra chi dipinge un quadro o decora una ceramica per diletto e chi lo fa invece per scelta professionale e di vita. L’Amministrazione comunale dovrebbe vigilare affinché gli hobbysti, pur avendo il loro spazio espressivo, non superino un certo numero di partecipazioni pubbliche nell’arco dell’anno. Se così non fosse non passerebbe più il sacrosanto principio della libertà di espressione ma il semplice e ben poco lodevole concetto di incoraggiamento della concorrenza sleale».