Secondo l'Inca-Cgil, i dati denunciano «i limiti di una risposta non soddisfacente alle domande»
dei flussi migratori per il 2007, circa 4.330 riguardano le Marche. In particolare, fa sapere il Patronato Inca-Cgil, 1.405 lavoratori provengono da paesi che hanno sottoscritto accordi di cooperazione in materia migratoria con l'Italia. I restanti 2.670 ingressi sono relativi altre nazionalità, e distinti a seconda del tipo di lavoro: 1.400 per il lavoro domestico e l'assistenza alla persona, 350 per l'occupazione in edilizia, 900 per altri settori, 20 per la dirigenza o ruoli altamente qualificati. A questi dati si aggiungono altri 215 ingressi frutto della conversione di permessi di soggiorno per motivi di studio (75) o da tirocinio (100) o stagionali (40) e, infine, 40 ingressi per lavoro autonomo. Secondo l'Inca-Cgil, i dati denunciano «i limiti di una risposta non soddisfacente alle domande del mondo del lavoro marchigiano, specie in settori come l'assistenza domiciliare».