Uil, l'Irpef si impenna e si abbatte sui cittadini

Uil, l'Irpef si impenna e si abbatte sui cittadini

Fabiani: «Effetti disastrosi sul potere d’acquisto dei salari e delle pensioni»

E’ quanto emerge dal rapporto sulle “Addizionali comunali IRPEF anno 2007” della UIL Pensionati di Ascoli Piceno in collaborazione della struttura nazionale che ha effettuato un’analoga analisi su tutti i comuni italiani. L’aliquota media applicata nei comuni della Regione Marche per l’anno 2007 è stata dello 0,53, mentre quella relativa l’anno precedente era dello 0,39 (il dato nazionale anno 2007 è dello 0,32 e dello 0,23 per l’anno 2006). «Questi dati - commenta Francesco Fabiani, Segretario della UIL Pensionati di Ascoli - confermano le preoccupazioni espresse a suo tempo sul rischio di un’impennata della tassazione locale con effetti disastrosi sul potere d’acquisto dei salari e delle pensioni. Temiamo - prosegue Fabiani - effetti negativi anche per nuovi inasprimenti, previsti per il prossimo anno, se non ci sarà un’inversione di tendenza nei prossimi Bilanci preventivi dei comuni». Fabiani ricorda che «la UIL Pensionati sostiene da tempo che per le addizionali comunali IRPEF occorra prevedere soglie di “deduzioni per categorie” diverse per cittadini, distinguendo il reddito derivante da pensione e da lavoro dipendente da quello autonomo e prevedere la progressività dell’aliquota per scaglioni di reddito. Del resto anche per l’IRPEF nazionale, la No tax area (cioè quella quota di reddito su cui non pagano le tasse) è diversa per dipendenti, pensionati e autonomi e, soprattutto, è applicata l’aliquota in modo progressivo per scaglioni di reddito come previsto dalla Costituzione e che dovrebbe essere applicata a tutto, il sistema tributario nazionale, regionale e locale. E’ questa la sfida che la UIL Pensionati lancia in attesa del cd federalismo fiscale». «Una sfida che riguarda anche la legge finanziaria in discussione in queste ore ed in occasione delle verifiche sui bilanci dei comuni 2008. Questa è una nostra priorità» afferma Fabiani. «Confermiamo il nostro dissenso ad aumenti ingiustificati della pressione fiscale locale perchè mina il potere d’acquisto dei salari e delle pensioni emergenza di questo Paese - conclude il segretario - Per noi è inaccettabile che anche localmente si perpetui un sistema che penalizzi i “soliti noti” cioè coloro che pagano le tasse interamente: lavoratori e pensionati».