Montezemolo ad Ascoli, fischi e grida dei lavoratori

Montezemolo ad Ascoli, fischi e grida dei lavoratori

I sindacati hanno chiesto un incontro con il presidente di Confindustria

 I manifestanti attendevano Montezemolo fuori dall'ingresso principale del teatro, ma il presidente della Confindustria è stato fatto passare da una porta laterale, e questo ha scatenato la protesta. "Buffoni", "Vergogna", e soprattutto "lavoro, lavoro, lavoro" gli slogan più frequenti. «Avevamo concordato con l'Assindustria un picchetto silenzioso, con l'esposizione di cartelli - hanno lamentato i segretari provinciali della Cgil ascolana Antonio Angelini e della Cisl Giuseppe Pacetti - e invece c'è stata una grave disattenzione nei confronti dei lavoratori delle industrie che Montezemolo rappresenta». Fra gli operai, molti erano della Cartiera Ahlstrom, che sta per chiudere i battenti, o di altre aziende calzaturiere o meccaniche in crisi. «Siamo gente civile - ha detto un anziano lavoratore della cartiera - e lo dimostreremo lavorando fino all'ultimo giorno. Ma oggi Montezemolo ci ha mancato di rispetto». Una cinquantina di lavoratori ed esponenti sindacali stava presidiando l'ingresso del teatro Ventidio Basso. Il presidente sta partecipando ad un incontro con i ragazzi delle scuole superiori nell'ambito della settimana della cultura di impresa. Tra bandiere della Cgil e della Cisl, i manifestanti espongono cartelli che fanno riferimento alle difficoltà delle aziende della zona e invocano "lavoro" per i dipendenti della Cartiera Ahlstrom, che ha annunciato la chiusura dello stabilimento, e delle aziende calzaturiere Germa e Gifar, mentre per l'agroindustria si cercano "imprenditori seri". I sindacati hanno chiesto un incontro con il presidente di Confindustria al termine della manifestazione al Ventidio Basso. Al presidio partecipano anche una delegazione di lavoratori metalmeccanici e i rappresentanti di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm. «Siamo qui - ha detto il segretario della Fim Cisl regionale Marco Bentivogli - per sollecitare il rinnovo del contratto nazionale di lavoro».