le maestranze dalla cartiera Ahlstrom, della Gifar e della Germa, rappresentano solo gli ultimi episodi negativi che ci riguardano ma che vanno ad incrementare quel trend avverso che da tempo sta interessando “l’occupazione” delle località a sud della Provincia di Ascoli Piceno, il cui tasso di disoccupazione ha quasi raggiunto l’incredibile soglia del venti per cento. Dopo il caso Sgl Carbon ed ora quello della Ahlstrom, che hanno rappresentato per certi versi anche la storia della città di Ascoli e del suo hinterland, le preoccupazioni per il futuro economico del Piceno si sono ulteriormente ingigantite anche per le stesse imprese commerciali turistiche e dei servizi, che temono l’inevitabile disastroso effetto a catena. Sono sicuramente apprezzabili gli sforzi posti in essere, negli ultimi anni, dalla Regione, dall’Amministrazione Provinciale e dalle varie Istituzioni per sostenere, favorire e stabilizzare l’occupazione, soprattutto per i più giovani, ma questo non certo per colpa di qualcuno, non è oggi assolutamente più sufficiente, (in quanto il problema disoccupazionale tende piuttosto ad ingigantirsi anche per le fasce di età più avanzate che hanno maggiori difficoltà per rioccuparsi) e vanno dunque individuate nuove azioni su più fronti. Partendo da queste premesse e preso atto che in questi giorni, si stanno definendo i parametri e quindi gli emendamenti della Finanziaria 2008, che darebbero per certo il ripristino del Credito d’Imposta per i nuovi assunti, (che dovrebbe essere pari ad euro 333,00 per gli uomini ed euro 460 per le donne) ma per il solo e solito “Mezzogiorno” e cioè per le regioni Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Basilicata, Sardegna, Molise ed il vicino Abruzzo, la Confcommercio, con una nota a firma del presidente provinciale Igino Cacciatori e del direttore Giorgio Fiori, ha chiesto ai Parlamentari ed ai Consiglieri Regionali locali, ai vertici della Regione Marche e della Amministrazione Provinciale ed ai Sindaci di Ascoli Piceno e San Benedetto, di attivarsi secondo proprie competenze, per far si che la Finanziaria 2008 estenda un tale beneficio anche ai datori lavoro di Ascoli Piceno e dei Comuni a sud della Provincia Picena, già ex Casmez.. Siamo convinti – si legge nella lettera di Cacciatori e Fiori - che una tale richiesta non possa essere disconosciuta, tenendo conto che, presumibilmente, in questo particolare momento storico le difficoltà occupazionali sono sicuramente maggiori ad Ascoli Piceno che, ad esempio, nella confinante Teramo».