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Sicurezza nei cantieri, verifiche della Provincia
Lunico subappaltatore è la Ico srl che sta lavorando in piena regola
L'amministrazione smentisce, perciò, quanto denunciato dal segretario provinciale della Filca Cisl. E rassicura: «L’unica impresa in subappalto – spiegano i responsabili dell’Area Lavori pubblici – che svolge, come previsto dalle leggi in materia, un lavoro di importo superiore al 2%, è l’impresa Ico srl di Torrile, in provincia di Parma, che risulta iscritta, e dunque lo sono tutti i suoi manovali, alla Cassa edile di Pesaro con nota protocollata con il numero 6324/48/E/1762/al del 29/8/2007». Nel cantiere in questione, infatti, suddiviso in 2 stralci (quattro gli stati di avanzamento di quest’ultimo, mentre nel primo stralcio non sono stati ancora emessi, poiché l’impresa ha lavorato prevalentemente sul secondo), dalla data di consegna ad oggi si sono avvicendati vari cottimisti che, svolgendo lavori inferiori al 2% dell’importo contrattuale, non sono soggetti, per legge, al regime di subappalto. L’unico subappaltatore, perciò, è la suddetta Ico srl, che sta lavorando in piena regola (tutti gli operai impiegati nel cantiere risultano iscritti a libro matricola, la cui copia è costantemente aggiornata in cantiere e a disposizione degli organi di vigilanza. Un’ulteriore copia la si può trovare anche presso gli Uffici provinciali). In ogni caso, in ottemperanza delle norme che disciplinano la sicurezza nei luoghi di lavoro e nei cantieri edili, la Direzione Lavori dell’amministrazione provinciale ha sempre comunicato all’Ausl competente (la n.2 di Urbino) e alla Direzione provinciale del lavoro tutti i subappalti e tutti i cottimisti presenti in cantiere (l’intera documentazione è disponibile negli uffici dell’Area 3 Lavori pubblici della Provincia). Per quanto riguarda, invece, la ditta appaltatrice, ovvero la Imes srl di Albano Laziale (Roma), dalle verifiche effettuate dalla Provincia di Pesaro e Urbino risulta che è già in corso un contenzioso tra la stessa ditta e l’Inail di Velletri, per lavori eseguiti anche in altri cantieri, per un importo pari a 8mila e 153 euro. L’Amministrazione provinciale, dunque, ai sensi dell’art. 17 del Capitolato speciale d’appalto allegato al contratto, a garanzia degli obblighi sulla tutela dei lavoratori, ha effettuato la ritenuta di garanzia prevista dalla legge, pari allo 0,5% dell’importo dello stato d’avanzamento, che verrà utilizzata qualora la ditta non provvedesse a pagare la somma dovuta all’Inail. Ad ulteriore tutela dell’Amministrazione, l’impresa ha sottoscritto una fideiussione nella misura del 10% dell’importo dei lavori (art.14 del Capitolato).