Uilp, il costo degli asili nido pari a 260,20 euro

Uilp, il costo degli asili nido pari a 260,20 euro

Ad Ancona la retta è di circa 300 euro. Ad Ascoli 264 euro

una indagine sulle rette degli asili nido. Far frequentare ad un bimbo un asilo nido pubblico, per l’anno 2007/2008, peserà, mediamente, sulle tasche dei papà e delle mamme italiani 2.602 €. annui, pari ad un costo mensile di 260,20 €, il che significa, mediamente, l’8,22 % del budget netto familiare e del 7,23% sul reddito lordo. «L’indagine - spiega Francesco Fabiani Segretario della UIL Pensionati di Ascoli - ha preso a campione una famiglia con un reddito lordo di 36.000 € annui (21.000 e 15.000) ed un reddito ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) di 17.812 €, composta da 2 lavoratori dipendenti, con 2 figli a carico, di cui uno frequenta un asilo nido pubblico. L’orario preso in considerazione riguarda la frequenza di un asilo nido a tempo pieno (circa 9 ore). In alcune città del Sud, il servizio viene erogato con orari ridotti (al max fino alle ore 15,00). L’aumento medio, rispetto allo scorso anno è dello 0,74%, mediamente 19 €. l’anno a famiglia. Tra le città che hanno rivisto le rette al rialzo, ci sono 6 Capoluoghi di Regione tra i quali Ancona (+ 3,70%); mentre tra le Città medie e piccole aumentano le rette a Macerata (+ 4,88%). Nei capoluoghi delle 4 province marchigiane la retta 2007/2008 è la seguente: Ancona 300,10 €; Ascoli Piceno 264,00 €; Macerata  215,00 €; Pesaro Urbino 326,00 €». Fabiani ricorda che tra gli aumenti delle famiglie non ci sono solo le rette degli asili. «La famiglia di lavoratori dipendenti presa a campione dovrà pagare, infatti, ulteriori 913,45 €. medi annui per le tasse e tariffe locali. Nello specifico 169 € per l’Addizionale Comunale Irpef, 418 € per quella Regionale, 190,10 € per la Tassa/Tariffa rifiuti, 136,35 € per l’ICI sull’abitazione principale, giungendo così ad un esborso complessivo di 3.515 € medi annui, che incidono per il 9,77% sul reddito lordo complessivo. Se poi il bambino più grande usufruisce del servizio mensa in una scuola comunale dell’infanzia, occorre aggiungere circa 600 € annui. I dati sopra esposti - conclude Fabiani - dimostrano la maggiore vulnerabilità delle lavoratrici e lavoratori dipendenti, rispetto al “caro-vita”, dovuto anche al rincaro delle tasse e tariffe locali, e spiegano la preoccupazione del sindacato per la criticità dei loro bilanci familiari e per la perdita del potere di acquisto di stipendi e salari. La prossima Finanziari ad avviso della UIL Pensionati dovrà contenere misure concrete, anche a livello di tassazione locale, per la tutela del reddito da lavoro dipendente, da considerare ormai la vera priorità economica del Paese».