Osimo, le regioni sono leve di sviluppo

Osimo, le regioni sono leve di sviluppo

I lavori proseguiranno domani a Palazzo Campana

È tra i dati più significativi emersi dalla prima sessione del Convegno sulla Strategia di Lisbona svoltasi al Teatro La Fenice di Osimo a conclusione del progetto europeo Also, promosso da Regione Marche e Società Sviluppo Marche. La Regione Marche ha annunciato le istanze avanzate al Ministero delle Politiche Comunitarie rispetto agli obiettivi di Lisbona, tra cui mettere in rete tutti gli attori del sistema regionale dell’innovazione; promuovere adeguati strumenti di ingegneria finanziaria per facilitare l’accesso al credito da parte delle imprese; migliorare la rete e le infrastrutture dei trasporti in chiave sostenibile. Priorità che saranno incluse nel Piano strategico nazionale che il Ministero presenterà alla Commissione europea entro ottobre. «Il programma regionale delle Marche - ha annunciato l’assessore regionale alle Politiche comunitarie Paolo Petrini - privilegia gli interventi su innovazione, conoscenza, formazione, infrastrutture, politiche sociali di coesione, al fine di aderire nel migliore dei modi alla strategia di Lisbona che stanzia 28,8 miliardi di euro in sette anni a disposizione degli enti territoriali per programmi coerenti con tale strategia». Una politica che vedrà protagonista anche l’Agenzia regionale Svim: «Il nostro ruolo – ha detto l’amministratore unico Roberto Tontini – è adattare questi obbiettivi a un sistema distrettuale che sta evolvendo in intersettoriale, e qualificare la qualità progettuale per attrarre più risorse. Grazie agli strumenti messi a punto dal progetto Also si potrà misurare l’efficacia degli interventi sul territorio». Da Michele Pasca Raymondo, che alla Commission europea segue politiche e finanziamenti alle Regioni, è arrivata proprio la sollecitazione di una maggiore concretezza nei progetti finanziati dall’Europa; Pasca ha anche annunciato che la spesa comunitarie nel 2007 – 2013 aumenterà nella ricerca e nei trasporti. Jan Host Schmidt, direttore dell’Unità per le riforme strutturali, ha parlato di progressi nella Ue rispetto agli obiettivi di Lisbona, come la disoccupazione al 7%, con 13 milioni nuovi posti di lavoro dal 2000, ma anche di criticità e minacce: divario nello sviluppo tra zone territoriali, invecchiamento (la popolazione in età da lavoro scenderà del 16% nei prossimi anni) e ingresso dei colossi asiatici che comporterà perdita di produttività e posti di lavoro. Sono intervenuti inoltre Antonella Crescenzi, dirigente del Ministero alle Politiche comunitarie e l’europarlamentare Luciana Sbarbati. Nel pomeriggio focus sulle nuove opportunità del Programma Interreg 2007 – 2013 con la chiusura di Loredana Pistelli, secondo la quale «serve uno sforzo politico nella creazione di nuovi posti di lavoro, tale da garantire un’occupazione stabile e di qualità in tutta l’area dell’Unione europea». In agenda anche Sergio Bozzi, dirigente della Regione Marche per le Politiche comunitarie; Gabriele Di Marcantonio, dell’Autorità di gestione del nuovo Programma di prossimità Adriatico; Barbara Di Piazza, responsabile per il Programma di Cooperazione Europa Centrale; Tarja Richard, dell’Autorità di gestione del programma Spazio Mediterraneo; Béla Hegyesi, dell’Autorità di gestione del Programma di cooperazione territoriale Europa Sud-Orientale; Gianluca Spinaci per il Comitato delle Regioni dell’Ue; Harald Kreid, ambasciatore e direttore generale dell’Iniziativa Centrale Europea; Luca Rosselli per l’Ervet spa. I lavori proseguiranno domani a Palazzo Campana.