Al via la conferenza sull'internazionalizzazione

Al via la conferenza sull'internazionalizzazione

Ha partecipato anche il Presidente della Regione Gian Mario Spacca

Hanno preso parte all’evento il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca, il vice presidente Luciano Agostini, Raimondo Orsetti, dirigente regionale settore Internazionalizzazione, Gian Luca Gregori, vice preside della facoltà di Economia di Ancona, Fabio Gironi, direttore ICE Marche, Roberto Tontini, amministratore di Sviluppo Marche spa, Alberto Drudi, presidente Unioncamere Marche, Giuseppe Fiorini, presidente Assindustria Ancona e responsabile internazionalizzazione di Confindustria Marche, rappresentanti delle ambasciate di Russia e Cina, esponenti delle categorie economiche. Ha concluso i lavori il sottosegretario di Stato del Ministero per il Commercio Internazionale, Mauro Agostini. «Abbiamo necessità di aggiornare gli strumenti normativi e amministrativi – ha dichiarato il vice presidente della Regione Luciano Agostini in apertura di conferenza – perché anche se i dati sull’export sono ottimi, dobbiamo rilanciare e fare ancora meglio. L’appuntamento di oggi costituisce un’ottima occasione per focalizzare i temi fondamentali per consolidare questo buon andamento. In questi anni abbiamo dimostrato come una piccola regione con un tessuto di piccole e medie imprese attive in settori tradizionali, sia capace di competere e di vincere la sfida della competizione globale. Ciò è stato possibile perché complessivamente il sistema Marche, imprese e istituzioni, hanno fatto squadra e lavorato bene. Ora guardiamo al futuro, alla conquista di nuovi mercati, per fare questo non è utile un approccio standardizzato, bensì occorre un modello differenziato e flessibile capace di adattarsi alle diverse caratteristiche dei diversi mercati. Occorrono joint ventures, politiche attive del brand aziendale, reti di distribuzione, appoggio del sistema finanziario. Il ruolo della Regione in questa prospettiva si articola in azioni di sistema e di governance. Questo abbiamo proposto al ministro Bonino nell’ambito del nuovo piano triennale per l’internazionalizzazione. E questo deve informare la nuova legge regionale per dare organicità, pari opportunità e condivisione delle priorità nelle iniziative di valorizzazione estera del sistema Marche».  Dalla difesa attiva dell’identità economica regionale, fatta di piccole e medie imprese specializzate soprattutto nel settore manifatturiero, basata su innovazione, organizzazione a rete e internazionalizzazione, ad una strategia unitaria capace di mettere insieme tutti i soggetti del territorio. Per questo una nuova legge regionale sull’internazionalizzazione, guardando al futuro, alla Cina e alla tradizione dei grandi personaggi storici marchigiani, a cominciare da padre Matteo Ricci. Questo in sintesi l’intervento del presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca, portando il proprio saluto alla prima conferenza regionale sull’internazionalizzazione che si sta svolgendo quest’oggi all’Abbadia di Fiastra (MC). «Voglio ringraziarvi e portarvi l’augurio di buon lavoro  - ha detto Spacca – consapevole dell’impegno che il sistema delle imprese, le istituzioni e ill vice presidente Agostini stanno mettendo in campo per promuovere le aziende marchigiane nella sfida globale. Tempo fa abbiamo raccolto la sfida della valorizzazione e difesa attiva delle piccole e medie imprese, soprattutto attive nel manifatturiero, che costituiscono l’identità economica e sociale della nostra regione. Abbiamo a questo fine utilizzato tre fattori: innovazione, organizzazione a rete e internazionalizzazione. Oggi, facendo un bilancio, possiamo dire di aver colto nel segno. I dati sulle performance economiche del sistema Marche sono li a dimostrarlo. Noi non abbiamo fatto come altre regioni del nord est che hanno interpretato i processi esteri in termini di delocalizzazione in mercati vicini, come i Balcani, per risparmiare sui costi e reimportare i semilavorati in Italia. Noi abbiamo giocato la carta dei mercati lontani, del far east, della Cina, della Russia, dell’America Latina, per presidiarli da vicino, in termini produttivi e commerciali. In questo modo quei mercati in forte crescita hanno consentito alle imprese marchigiane di generare flussi di cassa positivi, utili per generare occupazione e sviluppo nel territorio d’origine. Ora dobbiamo innovare l’approccio, promuovere ancora la collaborazione a rete, consolidare la strategia unitaria con protagonisti tutti i soggetti attivi sui processi esteri, a cominciare dalle camere di commercio, dall’ICE, dalle categorie socio economiche. E’ questo il senso e la portata della proposta di legge regionale sull’internazionalizzazione che avanziamo e che vuole essere aperta a contributi e apporti. La strategia unitaria deve far riferimento non solo ai soggetti, ma anche alla integrazione delle politiche e delle iniziative. Come quelle culturali. E visto che siamo nel maceratese, alla presenza del rappresentante dell’ambasciata cinese Xing Jianjun, voglio collegarmi all’opera di padre Matteo Ricci, grande maceratese e grande marchigiano che tanto ha lavorato per il dialogo tra culture. Recentemente la giunta regionale ha chiesto al governo centrale che i quattrocento anni dalla morte, il cui anniversario cade nel 2010, venga considerato formalmente un grande evento per tutto il paese. Inoltre, per i 150 anni dall’unità d’Italia, in corrispondenza del quale verranno realizzati grandi progetti per ogni regione italiana, le Marche hanno chiesto di realizzare un museo dedicato a Matteo Ricci e un istituto dedicato ai rapporti bilaterali Italia – Cina.  Testimonianze di come la comunità regionale sia capace di guardare al futuro, anche attraverso la propria tradizione».