Nasce un portale dedicato al florovivaismo

Nasce un portale dedicato al florovivaismo

E' previsto un faccia a faccia con le associazioni di categoria e istituzioni

E' il titolo del progetto che Asteria - Istituto di sviluppo tecnologico e ricerca applicata, sta realizzando su commissione della Regione Marche. In tal proposito martedì 4 settembre la Regione Marche ha programmato un tavolo tecnico-istituzionale, che si terrà presso la sede dell'Istituto Asteria di Monteprandone, al fine di offrire l'opportunità di un confronto sull'elaborazione dell'idea progettuale del portale e sulle relative sezioni previste in rispondenza alle esigenze che verranno presentate. L'interessante incontro si articolerà in due appuntamenti, il primo dedicato ad un faccia a faccia con le associazioni di categoria e le istituzioni che si svolgerà alle ore 11, mentre il secondo avrà inizio alle ore 15,30 e sarà rivolto alle imprese al fine di illustrare le finalità del progetto ed avere un confronto anche tecnico sulle aspettative degli imprenditori. Un progetto, dunque, che prevede la realizzazione di un portale che permette di conoscere la realtà e le caratteristiche di questo settore così rilevante per l'economia marchigiana, con l'obiettivo di sostenerlo in termini di visibilità commerciale sui mercati e, al tempo stesso, di contribuire a veicolare l'immagine regionale in termini di promozione turistica del territorio. «Si tratta di un progetto di grande rilievo per lo sviluppo del nostro territorio - hanno spiegato Dante Bartolomei e Luca Tarquini, rispettivamente presidente e direttore generale dell'Istituto Asteria - che stiamo portando avanti per la Regione Marche. Crediamo nella grande opportunità di sviluppo che potrà scaturire dalla realizzazione di questo portale completamente dedicato al florovivaismo regionale e che questa sinergia attivata tra imprese e Amministrazioni pubbliche contribuisca a rafforzare l'immagine delle Marche in Italia e nel mondo e quindi le sue performances sui mercati nazionali ed internazionali, confermando la posizione e funzione di trai d'union che il nostro istituto di ricerca si propone di rappresentare per il nostro territorio».