CortoperScelta, a Montefiore la proiezione di Luci d'inverno

CortoperScelta, a Montefiore la proiezione di Luci d'inverno

Il programma prosegue con “L’Ustica dei mari” di Claudio Moschin

Questa sera, mercoledì 22 agosto, ore 21.30, al Polo Museale San Francesco di Montefiore dell’Aso (AP), saranno proiettate alcune significative sequenze tratte dai suoi film più celebri, tra cui “Luci d’inverno”, “Persona”, “Il settimo sigillo”. Opere in cui Bergman riflette su temi universali come la guerra tra i sessi, l’impossibile armonia tra Uomo e Natura, l’egoismo e il sopruso come condizioni esistenziali, fino ad approdare ai più insondabili misteri dell’umanità: la Vita e la Morte, l’Infelicità, l’Assenza di Dio.
Il programma prosegue con “L’Ustica dei mari” di Claudio Moschin (TSI- Televisione Svizzera), sulla tragedia della nave MOBY PRINCE. Centoquaranta vittime, zero colpevoli. Il 10 aprile 1991, nel porto di Livorno, affondava il traghetto Moby Prince dopo essere andato a sbattere contro una petroliera. Un “errore umano”, si disse. 15 anni dopo quella vicenda torna d’attualità per la cocciutaggine e il coraggio di Angelo Chessa, il figlio del comandante di quella nave, su cui furono scaricate le colpe di quel disastro. In tutti questi anni, Angelo Chessa non ha smesso di indagare, e ha scoperto documenti compromettenti, mettendo in luce i troppi buchi dell’inchiesta ufficiale e dei due successivi processi. Una storia di depistaggi che ricorda la strage di Ustica: operazioni segrete americane, navi somale, traffici di armi, tracciati radar che scompaiono. Forse la verità sta in alcune foto satellitari scoperte 11 anni dopo la tragedia, che potrebbero portare alla riapertura dell’inchiesta... Angelo Chessa racconta la sua verità su uno dei tanti misteri italiani.
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