Marotta, nasce il Mac centro di arte contemporanea

Marotta, nasce il Mac centro di arte contemporanea

Le creazioni esposte, opera di 33 giovani artisti rappresentano il primo nucleo di una raccolta

OPERA DELL'ARTISTA GIOVANNI GAGGIADedicato ai giovani artisti,  è stato voluto dal Comune di Mondolfo e sostenuto dalla Provincia di Pesaro e Urbino, assessorato Attività culturali – Editoria. Si tratta del MAC Marotta/ Mondolfo ArteContemporanea, che nasce dalle opere commissionate e donate da 33 giovani artisti, età massima 35 anni, provenienti da tutta Italia ed equamente suddivisi in uomini e donne. Curato e diretto dalla professoressa Cristina Muccioli, critica d’arte e filosofa, il Centro vede come sponsor ufficiale la Banca di Credito Cooperativo di Sant’Andrea di Suasa e propone le opere di Marco Bernacchia, Simona Bramati, Giuseppe Buffoli, Giacomo Carnesecchi, Camilla Cazzaniga, Morena Chiodi, Elisa Di Marco, Francesco Diotallevi, Emilia Faro, Paolo Feduzi, Alessandro Feliziani, Ilaria Forlini, Chiara Francescani, Giovanni Gaggia, Lucia Galati, Claudia Gambadoro, Isabella Giglio, Carmelo Grasso, Alessandro Grimaldi, Camilla Marinoni, Valentino Manghi, Eleonora Monacelli, Barbara Nati, Daniela Novello, Patrizia Novello, Risada Panavija, Andrea Parma, Francesca Pazzaglia, Hilla Ram, Luca Sguanci, Silvia Sorrentino, Ivana Spinelli, Francesca Torchia. Le creazioni esposte rappresentano il primo nucleo di una raccolta che si incrementerà di anno in anno. Il progetto di dedicare uno spazio ai giovani artisti è stato accolto con entusiasmo e interesse. Le opere esposte nelle sale al pianterreno e in parte al piano superiore della villa, rappresentano uno spaccato completo di ciò che  caratterizza la ricerca artistica dell’oggi. Un nutrito nucleo di sculture, pitture, installazioni, disegni evidenziano l'anima eclettica e modernissima di questa importante collezione. Eterogenei gli stili, i mezzi espressivi, ma comune la forza interpretativa di quanto assurge a contemporaneità non solo perché legato all’oggi, ma perché profondamente significativo, indiziario, del nostro clima culturale e sociale. A metà tra tensioni morali ed esistenziali, SIMONA BRAMATI "NELLA DOCCIA"l’arte contemporanea sembra prendere nuovamente le distanze da ogni intento decorativo, senza rinunciare mai a una realizzazione estetica di alto livello. «Il MAC ama i classici, venite a vedere quelli del futuro! Questa è contemporaneità» dice Cristina Muccioli. Il Mac ha in sé alcuni elementi rivoluzionari: porta un centro d'arte contemporanea in un territorio vergine di questa forma d’arte, promuove e crea un circolo virtuoso di contatti sovraterritoriali che aprono al fuori e arricchiscono dentro.