Falerone, Isabel Russinova è Elettra

Falerone, Isabel Russinova è Elettra

L’opera è stata scritta dalla Yourcenar nel 1944

Si tratta di una rassegna promossa da Provincia, Amat, Comune di Falerone, Comune di Urbisaglia in collaborazione con i Comuni di Ascoli Piceno e Monte Rinaldo. Martedì 24 luglio, alle ore 21.30, nel suggestivo spazio archeologico, andrà in scena “Elettra” interpretata da Isabel Russinova diretta da Armando Pugliese, regista noto per l’allestimento di “Questi fantasmi”! di Eduardo de Filippo con Silvio Orlando, grande successo di pubblico e di critica delle scorse stagioni.
Lo spettacolo è tratto da “Elettra la caduta delle maschere”, una delle più interessanti opere di Marguerite Yourcenar, intensa scrittrice del ‘900. La scelta del testo, tradotto da Luca Coppola e Giancarlo Prati, deriva dal desiderio di proporre al pubblico uno spettacolo ancora poco rappresentato ed  intrigante.
L’opera è stata scritta dalla Yourcenar nel 1944, in piena guerra mondiale, quando gli orrori del conflitto spinsero l’autrice ad una visione noir del mito di Elettra, un racconto intenso dove si vede quanto sia presente nell’animo umano il desiderio di violenza e di vendetta. La scrittrice modella con assoluta libertà i personaggi. Cambiano matricida e motivazioni del matricidio: Elettra uccide con le sue mani Clitennestra; Oreste, a sua volta, anziché restaurare giustizia, compie il parricidio. Da un lato si delinea dunque l’ammirazione per una grande tradizione, dall’altra si sottolinea l’audace volontà di smentirla, perché i tempi moderni hanno annullato ogni valore ideale.
Lo spettacolo rappresenta bene la linea percorsa dalla rassegna che, con successo, propone i classici svelandone la loro contemporaneità. Questo racconto della storia di Elettra, infatti, rivisita la tradizione mostrando un dialogo vivace e fertile con il passato.
Ad impreziosire la serata sarà lo scenario del Teatro Romano di Falerone, anticamente colonia di Falerio, già molto importante in epoca augustea. L’edificio dedicato all'imperatore Tiberio Claudio nell'anno 43, è ben conservato ed è stato restaurato di recente.

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