"Ottoeventi" ospiti gli Odd Times quintet

"Ottoeventi" ospiti gli Odd Times quintet

Dalle 20.20 al giardino di santa Maria di villa Vismara Currò a Pesaro

LA FOTO DEL GRUPPOSettecento le presenze dello scorso lunedì a conferma della bontà di una formula semplice ma efficace con ingredienti sapientemente mescolati. Uno spazio meraviglioso di una villa di fine ‘700 con all’interno meravigliosi affreschi dedicati agli dei delle arti; ingresso libero e la possibilità di degustare buon cibo a prezzi accessibili (5 euro la ricca cena a buffet a base di specialità gastronomiche italiane e 3 euro un buon bicchiere di vino doc); la qualità artistica degli eventi proposti, grandi musicisti, piccole e preziose delicatezze teatrali; un’organizzazione che si prodiga per offrire al pubblico una serata piacevole. Un ambiente rilassato ed un’atmosfera speciale si creano così ogni lunedì, facendo sembrare gli appuntamenti di OttoeVenti un incontro tra amici, la possibilità di stare insieme e condividere piccole gioie dell’arte e dell’intrattenimento.
Ospite d’onore di lunedì 23 luglio l’Odd Times Quintet, una formazione che propone composizioni originali e standards jazz. Il gruppo nasce in seno alla Classe di Jazz del Conservatorio di Pesaro e si è esibito al festival Jazz di Sarteano, al festival Jazzfriends.it con Stefano Bollani e Mirko Guerrini (come ospiti della formazione). Già il nome (odd in inglese vuol dire ‘occasionale, inaspettato’) indica l'attenzione all'aspetto ritmico della musica che si riflette sugli arrangiamenti e sulle composizioni VILLA VISMARAoriginali oltre ad essere un chiaro riferimento allo “strano” periodo storico che è la nostra contemporaneità. Tra i brani della scaletta del quintetto formato da Kristian Sensini (flauto), Filippo Fucili (tromba, chitarra), Marco Fermani (tastiere), Giacomo Dominici (contrabbasso) e Lorenzo Ghetti Alessandri (batteria), ve ne sono alcuni che fanno parte del progetto musicale “Se una notte d’inverno un viaggiatore”, brani originali ispirati al capolavoro di Italo Calvino. Così come lo scrittore mette in scena, con un sottile e originale gioco letterario, gli artifici, gli ingranaggi, le trappole della scrittura e della lettura, i cinque musicisti si divertono a riscoprire il piacere della musica intesa come “gioco”. Da qui la musica suonata, con continui rimandi, citazioni e libere improvvisazioni, diventa metafora dell’intricato mondo sonoro nel quale l’ascoltatore d’oggi si trova inevitabilmente immerso.
Buona musica ma non solo. Nello spazio all’aperto tra la villa e il vivaio sono sistemati il palco con le sedie per l’ascolto del concerto, comodi divani e ampi e numerosi tavoli per la cena preparata da La Taverna ristorante gestione Malvys. E poi, come sempre, “degustazioni teatrali” a sorpresa, il con-corso di fotografia tenuto da Alessandro Brugnettini, la visita agli interni della villa, ai vivai e alle serre del Giardino e i corti della Cineteca di Bologna.