Aceti: «Il lavoro più difficile è stato cavalcare la spontaneità dei bambini»
Non è credente non è ateo, annienta le differenze di appartenenza ad uno specifico gruppo ma sottolinea le diversità caratteriali personali e da questo trae la sua forza.
“Fate i Pagliacci” è il progetto pilota, finalizzato al superamento delle barriere tra sessi, razze e culture attraverso la figura del clown e le tecniche circensi, rivolto ai bambini di sette e otto anni.
Con sempre maggior frequenza, già in questa fascia d’età iniziano fenomeni di bullismo, prevaricazione e discriminazione fra i sessi.
«In un’ottica di promozione della cultura delle Pari Opportunità - ha detto Paola Petrucci, consigliere di Parità - ritengo necessario lavorare su due fronti: la consapevolezza di sé e la valorizzazione delle differenze. È per questo motivo che le Consigliere di Parità hanno avviato per gli adulti i seminari sull’automotivazione e marketing di sé, che si stanno svolgendo con successo su tutto il territorio provinciale, e per i bambini attività finalizzate al superamento delle differenze di genere, come il progetto Fate i pagliacci».
«Da alcuni anni lavoriamo nel teatro per i bambini e negli ultimi tempi abbiamo iniziato a conoscere il personaggio clown - da spiegato Alessandra Lazzarini, referente per “Donattori” - più approfondiamo, più sperimentiamo più ci convinciamo della grande apertura e libertà di espressione che la sua figura può offrire».
«Il lavoro più difficile è stato cavalcare la spontaneità dei bambini e lasciarsi trasportare dalla loro libera fantasia senza limiti e freni costituiti spesso dalle nostre idee e vissuti. Gli adulti - ha sottolineato il regista Aceti - impiegano il loro tempo ad imparare a risolvere i problemi in maniera logica, i bambini invece sono quasi sempre naturalmente aperti a tutte le possibilità di soluzione».
Il Consigliere di Parità, in un’ottica di formazione e promozione della cultura delle Pari Opportunità, ha voluto realizzare questo progetto che si concluderà mercoledì 6 giugno alle ore 19 presso il giardino della scuola elementare Malaspina, con il saggio finale dei bambini che hanno partecipato al corso.