Presentata la nuova edizione del codice del restauro

Presentata la nuova edizione del codice del restauro

Illustra tecniche e interventi della ricostruzione post sisma marchigiana

Il volume, edito dalla Regione Marche, è curato dall’architetto Francesco Doglioni dello Iuav di Venezia e dall’architetto Paola Mazzotti della Regione Marche. Si tratta della versione aggiornata della prima edizione del “Codice” che ha visto la luce nell’anno 2000 durante la prima fase della ricostruzione post sisma del 1997, per i tipi del Bollettino Ufficiale Regionale.
Per l’assessore regionale alla Cultura, Luigi Minardi, “il know-how tecnico prodotto dalla Regione, insieme alla qualificazione di personale regionale appositamente dedicato, uniti alla parallela qualificazione di tecnici comunali, professionisti ed imprese, coinvolti nelle numerose attività di progettazione e di cantiere, costituiscono uno straordinario patrimonio di risorse umane ed esperienziali che come assessore regionale intendo valorizzare e promuovere".
Alla presentazione hanno partecipato tra gli altri, i curatori, i rappresentanti delle istituzioni locali, il direttore regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici delle Marche, Mario Lolli Ghetti, il presidente del Comitato tecnico scientifico per la ricostruzione post sisma, Alberto Cherubini, e il vicepresidente della CEM – Conferenza Episcopale Marchigiana, monsignor Edoardo Menichelli.
Secondo l’architetto Mazzotti, “il Codice potrà essere un valido ausilio anche per gli studenti delle Facoltà di Ingegneria ed Architettura, all’interno dei corsi di restauro. Altre Regioni, tra cui la Basilicata, stanno mostrando vivo interesse per i contenuti di questa pubblicazione e per l’intera esperienza marchigiana del recupero e del restauro post sisma: una sollecitazione che ci spinge a divulgare ed a ‘disseminare’ i suoi prodotti, assumendoli come riferimento per l’attivazione di politiche per la prevenzione dei rischi del patrimonio culturale, finalizzate alla sua manutenzione permanente ed alla sua valorizzazione, quale ‘filo rosso’ conduttore di azioni integrate”.
La riedizione odierna del Codice di Pratica, opportunamente aggiornata e integrata con schede, fotografie e documentazioni, partendo da riflessioni maturate a seguito dell’esperienza del terremoto nel Friuli (1976), illustra sotto forma di schede tematiche e monografiche progetti, tecniche e interventi della ricostruzione post sisma marchigiana su beni appartenenti al patrimonio architettonico, scelti nell’ambito dei mille, muniti di finanziamento, di cui oltre 800 con lavori ultimati.
Il ”Codice”, fin dall’inizio, ha riscosso un notevole interesse per studiosi e professionisti in quanto è risultato uno strumento innovativo e prezioso di indirizzo metodologico e tecnico per la progettazione degli interventi “di restauro con miglioramento strutturale” dei beni architettonici.


 

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