Il film racconta di 4 ragazzi catturati dagli americani
L’evento è organizzato dal gruppo di Ancona di Amnesty International in collaborazione con il Comune di Falconara, in particolare grazie all’interessamento dell’assessore alla Cultura, Emanuele Lodolini.
Il film, vincitore dell’Orso d’argento al Festival di Berlino 2006 per la miglior regia, racconta la storia vera di quattro giovani inglesi di origine pakistana catturati dalle forze statunitensi in Afghanistan e trasportati al centro di detenzione Usa di Guantánamo Bay, in territorio cubano. Lì hanno trascorso oltre due anni senza accusa né processo prima di essere rilasciati. Uno di loro, Ruhal Ahmed, è stato ospite della sezione italiana di Amnesty International in occasione del lancio della campagna “Più diritti più sicurezza”, lo scorso novembre.
La Campagna ha l’obbiettivo di denunciare e fermare le violazioni dei diritti umani che hanno luogo nella cosiddetta “guerra al terrore”, lanciata dall’amministrazione Usa all’indomani degli attacchi dell’11 settembre 2001. Le violazioni compiute in nome della sicurezza comprendono arresti arbitrari, “sparizioni”, detenzioni illegali, processi iniqui e torture e coinvolgono anche l’Europa, Italia inclusa. Lo spazio aereo e gli aeroporti italiani sono stati infatti utilizzati dagli aerei legati alla Cia e coinvolti nel circuito di rendition: le operazioni segrete con cui persone sospettate di terrorismo sono state trasferite da un paese a un altro, al di fuori di qualsiasi procedura o supervisione giudiziaria, per essere interrogate e sottoposte a tortura in centri di detenzione segreti e noti, come quello di Guantánamo Bay.
Qui, dall’11 gennaio 2002, sono stati trasferiti 775 prigionieri, circa 400 dei quali (provenienti da oltre 35 paesi) tuttora reclusi senza accusa né processo.
La proiezione verrà preceduta dall’intervento di un rappresentante del Movimento per la difesa dei Diritti umani e darà l’occasione ai presenti di aderire alla Campagna, firmando la petizione che chiede la chiusura del centro di detenzione di Guantánamo Bay. L'ingresso è gratuito.
Info: 328.4712817, gr034@amnesty.it