Martin Stadtfeld al Teatro della fortuna

Martin Stadtfeld al Teatro della fortuna

Per il ciclo “Genio in Fuga” dedicato al pianoforte, suonerà giovedi 29 marzo

Dopo Ramin Bahrami e il giovanissimo Bishara Haroni si chiude l'appuntamento con i geni in fuga. Si è trattato di un viaggio dello spirito attraverso i fili del contrappunto musicale 

IL PIANISTA TEDESCOMercoledì 28 alle 16.30 nella Sala Verdi del Teatro conferenza Fantasie di avvicinamento e di fuga, sul tema “la fuga nella letteratura e nel cinema” (ingresso libero). Sarà proiettato il film Cinque pezzi facili (1970) di Bob Rafelson con Jack Nicholson cui seguirà l'intervento di Alessio Torino, ricercatore dell’Università di Urbino.
Martin Stadtfeld è nato a Coblenza nel 1980. Suona in pubblico da quando aveva nove anni, a quattordici è ammesso all’Accademia Musicale di Francoforte e in seguito si perfeziona con valenti maestri e partecipa a progetti di musica da camera con Kalle Randalu, Thomas Brandis e Ida Bieler. A soli ventuno anni vince – dopo quattordici anni senza attribuzione di primi premi – la “Johann Sebastian Bach Music Competition” di Lipsia ricevendo anche il premio quale finalista più giovane in assoluto nella storia del concorso e, inoltre, il celeberrimo “Concorso Internazionale Busoni”. Stimato dal giornale tedesco “Die Welt” un “talento soprannaturale”, è artista esclusivo Sony Classical ed è considerato uno dei più dotati interpreti bachiani della nuova generazione. Le sue incisioni gli sono valsi due “Echo-Klassik”, nel 2004 per le Variazioni Goldberg di Bach (migliore giovane artista dell’anno) e nel 2005 per i Concerti per pianoforte n. 20 e 24 di Mozart (migliore incisione discografica solistica dell’anno). Ha suonato con le maggiori orchestre in Europa e negli Stati Uniti e con direttori d’orchestra di grande levatura come Lorin Maazel.
Stadtfeld eseguirà a Fano la Partita n. 5 in sol maggiore BWV 829 e la Partita n. 6 in mi minore BWV 830 di Bach e la Sonata in si bemolle maggiore D 960 di Schubert. Le Partite per tastiera formano la prima parte di una raccolta di sei Suite per tastiera (o pianoforte) pubblicate singolarmente a Lipsia da Bach stesso tra il 1726 e il 1731 e composte per “dilettare l’animo degli amatori” come dice il frontespizio. La Sonata 960 è un’opera postuma di Schubert nella quale il compositore austriaco sembra stazionare con particolare insistenza in zone d’ombra e di meditazione.
“Genio in Fuga” è un’iniziativa in collaborazione con le associazioni urbinati Culturale Cavaspina e Ecstra Consorzio Cooperative Culturali e Turistiche.
Sabato 31 marzo ultimo appuntamento quaresimale della Rassegna Lirica Torelliana che propone il Concerto per la Settimana Santa alla Basilica di San Paterniano (ore 21.00, ingresso libero). In programma musiche di Allegri, Palestrina, Morales, Victoria e Casciolini eseguite dal coro del Teatro della Fortuna diretto da Simone Baiocchi.