Debutto il 20 febbraio al teatro della Fortuna di Fano
La Suite del Grande Arlecchino (Ovvero il ritorno del Vulón)è lo spettacolo commissionato ex novo a due artisti, il musicista Mario Totaro e il drammaturgo e attore Eugenio Allegri che hanno collaborato insieme dando vita a questo “canovaccio di commedia in musica”. Una produzione cui il Teatro della Fortuna tiene particolarmente per più di un motivo.
Per la partecipazione di Eugenio Allegri- che firma drammaturgia, regia e costumi - drammaturgo e attore di razza (è per lui che Alessandro Baricco ha scritto il celebre monologo Novecento, la vicenda del pianista sull’oceano, per intenderci), per tanti anni in compagnia con Leo De Berardinis, e poi insieme al regista Gabriele Vacis in tanti progetti di successo (La storia di Romeo e Giulietta ha vinto il Premio UBU 1991 per la migliore drammaturgia). Da sempre impegnato nella ricerca e lavoro sulla Commedia dell’Arte, cui si dedica sin dagli inzi della sua carriera, è con lo spettacolo del 1993, Il ritorno di Scaramouche di Leo De Berardinis, del quale è ideatore delle maschere, che Allegri viene riconosciuto a tutti i livelli come esperto di Commedia dell’Arte. Nell’inverno 1998/99 è con Baricco, Vacis e Stefania Rocca protagonista della fortunatissima trasmissione teatrale di Rai 2 Totem. Poi tantissime le collaborazioni che hanno portato a spettacoli di successo, intraprendendo Allegri, nel frattempo, anche l’attività di regista e drammaturgo. Dal 2003 è direttore artistico della stagione di prosa del teatro di Casalpusterlengo e, dal luglio 2006, della Corte Ospitale di Rubiera.
La Suite è importante per il Teatro della Fortuna anche per essere una nuova commissione, sulla scia dell’esperienza dello scorso anno quando si chiese al musicista Mario Mariani di riscrivere il Parlatore eterno di Ponchielli sotto forma di monologo musicale, uno spettacolo cantato e “interpretatao” dal baritono Bruno Taddia, cantante bravo e dotato di grande talento attoriale - proprietà rara in un cantante lirico. Mario Totaro è il compositore che firma le musiche della commissione di quest’anno, un musicista pesarese tra i più apprezzati, diplomato a soli diciotto anni e divenuto poi uno dei più giovani insegnanti di conservatorio a soli diciannove. I suoi lavori, lodati da eminenti musicisti, gli hanno valso numerose esecuzioni e registrazioni radiofoniche RAI, riconoscimenti in vari concorsi internazionali e commissioni da parte di importanti istituzioni artistiche.
Ultima ma non meno importante ragione è quella di riportare la figura tradizionale del Pupo di Carnevale in Teatro – la cui realizzazione è stata affidata al maestro carrista Paolo Furlani - , come era fino alla metà dello scorso secolo, essendo le trame della Rassegna Lirica Torelliana di quest'anno strettamente intrecciate con quelle del Carnevale ed in particolare alla tradizione teatrale legata a questa festa, tradizione ben radicata nel nostro territorio fino a qualche decennio fa.
La Suite del Grande Arlecchino è una sequenza di episodi che racchiude in un breve spazio di tempo la nascita, la vita, la morte e la reincarnazione della maschera più famosa della Commedia dell’Arte italiana. “Una gamma tematica e stilistica – spiega Allegri nelle note di regia - che, dal tardo Medioevo sino ai primi del Novecento, elenca le gesta di un prototipo umano della civiltà e della società dell’occidente incastonato fra antropologia e mito, fra natura storia e fantasia. Se oggi la distanza da tempi e luoghi più lontani da noi lascia in eredità una percezione poco più che onomatopeica, a ritrovarne un suono pieno e compiuto, arricchito degli armonici moderni, ci ha pensato la musica di Mario Totaro costruita appositamente per questa Suite.”