Un aiuto in più per i beni culturali a rischio

Un aiuto in più per i beni culturali a rischio

Prevista anche la creazione di una task force di volontari specializzati

Legambiente nazionale e Legambiente Marche volontariato.
L'accordo è stato firmato dal presidente Regione Marche, Gian Mario Spacca, dal direttore dell'Ufficio Volontariato e Relazioni Istituzionali del Dipartimento nazionale della Protezione Civile, Agostino Miozzo, dal direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici delle Marche, Mario Lolli Ghetti, dal coordinatore nazionale Protezione Civile Legambiente, Simone Andreotti, e dal presidente di Legambiente Marche, Luigino Quarchioni. Presente alla firma anche il tenente Salvatore Strocchia, comandante del Nucleo regionale Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.
“Nel nostro programma di governo – ha affermato il presidente Spacca – è stata posta un’attenzione particolare al nostro patrimonio artistico e paesaggistico. Esso rappresenta una ricchezza per le Marche ed è fondamentale far sì che questa ricchezza diventi parte integrante della vita comunitaria e che in quanto tale vada tutelata”. “Con questo documento – ha proseguito Spacca - ci dotiamo di un nuovo strumento che sottoscriviamo con grande convinzione e che si inserisce a pieno titolo nei nostri indirizzi con la creazione nei prossimi giorni di un Dipartimento destinato alla sicurezza”.
L’intesa è prima nel suo genere in Italia, anche per numero e competenze dei firmatari, e contribuisce ad accrescere il coordinamento esistente tra il sistema di Protezione civile e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Con questo protocollo, tutti i soggetti competenti ad operare nel settore Protezione Civile e in quello dei Beni Culturali gettano le basi per un sistema di gestione integrato, dando maggior impulso al ruolo e le attività del gruppo di Protezione Civile-Beni Culturali di Legambiente Marche.
Un passaggio concreto ed operativo fondamentale per un sistema di protezione civile nazionale e regionale, che può sempre di più vantare la specializzazione nella tutela dei beni culturali in caso di calamità come un vero e proprio fiore all’occhiello, “l’ennesimo virtuosismo del Made in Italy - come lo ha definito Simone Andreotti – e un risultato importante in una regione come le Marche, a dieci anni da quel sisma che simboleggia i danni subiti dal patrimonio culturale e la loro vulnerabilità”.
“Un ulteriore salto di qualità – ha poi continuato Spacca – è rappresentato dalla creazione di una task force di volontari specializzati. Il nostro sistema di protezione civile è tra i migliori d'Italia; oltre ad avvalersi della sua struttura amministrativa e del contributo di altri apparati dello Stato, tra cui quello dell’Arma dei Carabinieri, buona parte della propria attività viene svolta dai volontari”.
I volontari saranno impegnati, non solo in emergenza, ma anche in attività di monitoraggio, mappatura, pianificazione e prevenzione, operanti in stretta relazione, da un lato, con il Dipartimento della Protezione Civile e la Regione Marche, dall'altro, con la Direzione Regionale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Un gruppo di esperti, quest'ultimo, che potrà essere di supporto tecnico scientifico anche per tutti quegli enti locali che vogliano inserire i beni culturali nei piani di protezione civile. Saranno programmati corsi di formazione teorico/pratici ed esercitazioni, utili anche alla prevenzione del degrado, e saranno promosse e organizzate attività finalizzate alla conoscenza, valorizzazione e salvaguardia del patrimonio storico-artistico, e sarà pubblicato materiale informativo, promozionale e didattico sulla salvaguardia e valorizzazione dei beni culturali.