/Alberta Brandimarte, le "confessioni di un architetto"
Alberta Brandimarte, le "confessioni di un architetto"
La donna è ai vertici del Gruppo Quintarete Pool Televisivo Centro Italia
Gabrielli, Fornarina, Merloni, Umani Ronchi, Orietta Maria Varnelli, e Roberta Fileni, è stato dedicato, nella sezione “Storie di donne” al noto architetto ascolano Alberta Brandimarte, figlia del cavalier Ivo, leader indiscusso di uno dei maggiori Gruppi industriali marchigiani, nel quale spiccano marchi come la Baiengas.
“Confessioni di un architetto (dietro lo schermo)” è il titolo dell’ampio reportage dedicato all’architetto, ai vertici del Gruppo ed in particolare amministratore unico di Quintarete Pool Televisivo Centro Italia dal 1995, di cui è anche direttore responsabile della testata giornalistica, leader nell’informazione televisiva in Marche ed Abruzzo.
“Offrire ai telespettatori un informazione critica, costruttiva, che faccia riflettere e che offra anche delle possibilità di soluzioni a problematiche che investono il territorio marchigiano ed abruzzese attraverso confronti costruttivi tra amministratori pubblici, imprenditori e tessuto sociale” è un po’ il sintesi della lunga intervista concessa dall’architetto alla giornalista Michela Monti de Il Giornale. “Nell’arco di una sola giornata – ha riferito la Monti – la Brandimarte ricopre il ruolo di editore, architetto e porta avanti insieme a suo padre il Gruppo che opera in diversi ambiti d’impresa”.
Mio padre – ha dichiarato la Brandimarte che mostra un grande affetto e stima nei confronti del suo genitore – ha iniziato la sua attività negli anni Cinquanta incominciando dal settore edile che rappresentava già un impresa familiare. Oggi le aziende del Gruppo si occupano di energia alternativa e centrali idroelettriche, gestione immobiliare, vigilanza privata, costruzione, distribuzione e gestione di impianti metano in reti urbane, oltre ovviamente all’emittenza televisiva con Quintarete, l’ultima arrivata”.
“Nonostante la Legge Gasparri – ha proseguito l’Architetto – disponesse che le Pubbliche amministrazioni dovessero stanziare fondi per le informazioni alle emittenze locali, le Amministrazioni non hanno ben compreso l’importanza. Spesso si criticano le emittenti locali per alcuni spazi riservati a cartomanzia, astrologia e glottologia, ma nessuno fa presente che anche le tv nazionali hanno programmazioni che contengono previsioni astrologiche. L’emittenza locale chiede che la grande torta pubblicitaria nazionale non venga suddivisa solo tra il duopolio televisivo, ma bensì con le 620 emittenti italiane”
“Attualmente – ha concluso la Brandimarte – mi sto dedicando anche alla ultimazione di un albergo con centro congressi oltre che ad altri progetti di riqualificazione”.