Il costo del biglietto è di 10 Euro intero e 8 Euro per i soci TAM. Nato a Fermo, Daniele Di Bonaventura, compositore, arrangiatore, pianista e bandoneonista, ha una formazione musicale di estrazione classica, iniziata precocemente, a soli otto anni, con lo studio in Conservatorio del pianoforte, del violoncello, della composizione e della direzione d'orchestra.
L'interesse per il jazz e l'improvvisazione arriva solo in seguito e si affianca, senza eliminarlo, all'interesse non solo per la musica classica, ma anche per quella contemporanea e etnica, il tango e la world music, con incursioni nel mondo del teatro, del cinema e della danza.
Suona nei maggiori festival nazionali ' Rumori Internazionali a Roccella Jonica nell' '87 e nell' '88, Ravenna Jazz nel 2000, Clusone Jazz nel 2001, la Biennale di Venezia nel 2001 ' e internazionali ' Music Hall Festival e Royal Festival Hall di Londra, 30° Deutsches Jazz Festival a Francoforte, Festa de la Mercè a Barcellona, solo per citarne alcuni.
Tra gli artisti con cui collabora, italiani e non solo, si ricordano Enrico Rava, Paolo Fresu, Javier Girotto, Oliver Lake, David Murray ma anche Francesco Guccini, David Riondino.
Oltre alle numerosissime partecipazioni, Di Bonaventura ha in attivo cinque album come leader, di cui due con Alfredo Laviano, percussionista con cui incide 'Improvisation' e 'Transumanza'.
Laviano, classe ' 67, è originario di Amandola. Anche lui inizia presto ad interessarsi alla musica grazie al nonno clarinettista. Non riesce però a trovare soddisfazione negli strumenti tradizionali e solo a 17 anni, grazie forse all'amicizia con il maestro Giuseppe Pende, sua guida artistica e 'spirituale', si avvicina definitivamente alla musica trovando nelle percussioni lo strumento di espressione ideale.
Nel '94 si diploma al Conservatorio e dà il via a una carriera ricchissima di esperienze in prestigiosi festival in Italia e all'estero, di incisioni di qualità e di collaborazioni con artisti di grandissimo livello: anche Laviano spazia dal jazz alla musica contemporanea, etnica, alla world music, al teatro e al cinema.
L'incontro tra i due artisti giunge ad un momento di grande rilievo con l'album 'Transumanza', edito nel 2000 dall'etichetta Dodicilune di Lecce.
Si tratta del punto di arrivo di un progetto iniziato nel '95 e proseguito con 'Improvisation', il cd edito nel 1996. In esso, insieme al bandoneon, il pianoforte arricchisce l'organico strumentale.
Nel corso degli anni matura l'idea di utilizzare, insieme alle sempre più ricche percussioni, solo il bandoneon, senza nessun altro strumento.
Il duo raggiunge così, con 'Transumanza', una assolutezza strumentale che, nonostante l'essenzialità timbrica, si dimostra ricchissima di colori e soluzioni musicali mai banali o ripetitivi: la musica coinvolge con lo sviluppo di temi passionali e mediterranei come il 'Tema del desiderio, 'Così lontano, così vicino' e 'Danza Mediterranea'.