Inaugurata la mostra sulle vittime nella storia ai Musei della Cartiera Papale

Inaugurata la mostra sulle vittime nella storia ai Musei della Cartiera Papale

Un viaggio attraverso 64 foto

gli spazi suggestivi della Cartiera Papale ospitano fino al 17 febbraio ( orario 9,30 -12,30 e 16 – 19) un’altra importante mostra internazionale promossa dall’Assessorato alla Cultura provinciale e dall’Istituto Provinciale per la Storia del Movimento di Liberazione delle Marche di Ascoli in collaborazione con il francese “Centre d’Histoire de la Résistance et de la Déportation”, la facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università di Macerata e la Fossoli Fondation.
Attraverso 64 foto, che spaziano dagli orrori dei campi di concentramento nazisti, alla guerra del Vietnam, fino ai più recenti e terribili conflitti che insanguinano tuttora il nostro pianeta la mostra, realizzata da Philippe Mesnard (professore all’università francese di Marne-la Vallée), descrive l’evoluzione delle modalità rappresentative delle vittime civili della violenza collettiva.
Nel suo intervento introduttivo l’assessore provinciale alla Cultura Olimpia  Gobbi ha sottolineato “ la valenza del Cartiera Papale a come polo dove si incontrano storia e contemporaneità “. “ Questa iniziativa – ha ricordato la Gobbi - si inserisce non solo nelle attività per il “Giorno della Memoria” , ma anche nel progetto più ampio “Documentare il 900” dove le scuole diventano soggetti attivi di ricerca di documentazione”.
“Dai documenti d’archivio, da immagini di reporter e di agenzie pubblicitarie- ha dichiarato il prof Camillo Di sante, presidente dell’Istituto Provinciale per la Storia del Movimento di Liberazione delle Marche di Ascoli Piceno- si snoda una riflessione sul tema complesso dell’immagine capace di dare voce alle vittime e denunciare le ingiustizie della loro condizione, ma anche suscettibili di cadere in stereotipi e distorsioni del messaggio”. Un concetto ripreso dalla prof.ssa Paola Magnarelli dell’Università di Macerata che ha ricordato “ il rischio, nel l’incessante tam-tam mediatico , di “assuefazione” verso la violenza percepita come conseguenza ineluttabile”. Il giornalista Eric Salerno, inviato in Medio Oriente e il prof. Leonardo Paggi, dell’Università di Modena-Reggio Emilia nei loro interventi hanno sottolineato “il valore della memoria delle grandi tragedie della storia contemporanea dall’olocausto, alle guerre , fino a quella attuale e troppo sottovalutata dai media della distruzione dell’ambiente”. Infine il presidente provinciale dell’ANPI Tito Alessandrini ha sottolineato “ il valore della memoria e della testimonianza e l’importanza di coinvolgere le scuole in iniziative formative che abbiano continuità e si avvalgano di una pluralità di strumenti divulgativi”.