L'idea è che si allarghi alle Officine storiche dell’istituto “Montani” di Fermo, al Museo ittico di S Benedetto e ad altre realtà di eccellenza.
Le linee essenziali del protocollo d’intesa che sancirà questo importante passaggio sono state presentate stamane nell’incontro pubblico che si è svolto nella sala convegni della storica struttura di Montelparo alla presenza dei rappresentanti di tutti i soggetti coinvolti in questo percorso di valorizzazione del patrimonio museale: Provincia di Ascoli Piceno, Comune di Montelparo, Regione Marche, Ufficio Scolastico Regionale, Associazione degli Insegnanti di Scienze Naturali, Fondazione della Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, Fondazione della Cassa di Risparmio di Fermo, Confindustria di Ascoli Piceno e Comunità Montana dei Sibillini ed altri soggetti pubblici e privati che si aggiungeranno in seguito.
Numerose le autorità presenti tra cui il presidente della Provincia Massimo Rossi, l’assessore regionale al Lavoro e Formazione professionale Ugo Ascoli, l’assessore provinciale alla Cultura Olimpia Gobbi, la vice presidente del Consiglio provinciale Cinzia Peroni, la consigliera regionale Rosalba Ortenzi, il presidente del Consiglio comunale di Fermo Nello Raccichini, il consigliere provinciale Renzo Massucci, il presidente della Comunità Montana de Sibillini Cesare Milani e il sindaco di Montelparo Pietro Cocci che ha definito la giornata come “un vero e proprio evento per il territorio per la valenza dell’iniziativa”. “Realizzeremo un sistema integrato di soggetti che condividono un percorso formativo e di valorizzazione del patrimonio scientifico – ha dichiarato l’assessore provinciale Olimpia Gobbi - l’obiettivo infatti non è solo quello di creare una rete di musei, ma anche fornire articolate risposte strategiche ad un vistoso deficit per quanto riguardo i saperi legati alle scienze a livello nazionale e locale. C’è bisogno di una forte innovazione didattica, di passare a metodologie di insegnamento che privilegino le motivazioni e le capacità di interrogare la realtà e di sperimentare. In questo contesto i musei scientifici, come quello di Montelparo e la Cartiera papale di Ascoli, costituiscono una straordinaria opportunità di supporto formativo per la scuola come accade in altre realtà più avanzate”.
“Il Museo di Montelparo è una struttura capace di coniugare la storia con la contemporaneità – ha sottolineato l’assessore regionale Ugo Ascoli – al pari del museo “Del Balì” di Pesaro, Montelparo deve acquisire un ruolo di valenza regionale nella diffusione della cultura scientifica.
Naturalmente occorrerà una gestione manageriale orientata al marketing territoriale e capace di fornire servizi e di trasmettere la ricchezza dell’identità locale anche alle numerose famiglie di cittadini immigrati che si sono insediati nelle Marche”.
“Assicuro l’impegno per una partecipazione attiva del mondo della scuola nella realizzazione di questo progetto – ha affermato il direttore generale dell’ufficio scolastico delle Marche Michele De Gregorio – è importante che intorno alla scuola vi sia la “coralità” delle istituzioni del tessuto sociale”.
Il presidente della Fondazione della Cassa di Risparmio di Fermo Amedeo Grilli e il vice presidente della Carisap di Ascoli Vittorio Virgili hanno assicurato il sostegno a questa iniziativa di valorizzazione del Museo Sant’Agostino “quale luogo di formazione per i giovani, i docenti, i cittadini integrato con il mondo produttivo”.
A nome dell’associazione dei giovani industriali ha preso la parola Simone Mariani: “L’economia del III° millennio è fondata sulle relazioni e sulla conoscenza, ecco quindi che è fondamentale la capacità di fare squadra di aggregarsi per cui riteniamo importante questa iniziativa di grande spessore e vi prenderemo parte attivamente e con entusiasmo”.
E’intervenuta quindi la presidente regionale degli Insegnanti di Scienze Naturali Simona Monesi che ha fatto un importante annuncio: “Nel settembre 2007 nelle Marche si terrà il V° congresso nazionale degli insegnanti di scienze naturali che avrà come tema il paesaggio nella sua interdisciplinareità e proprio Montelparo costituirà uno dei percorsi itineranti di formazione dei docenti italiani di scienze”. Un riconoscimento dunque al ruolo del nostro territorio che rappresenta un punto di riferimento a livello nazionale in questo ambito.
Daniele Sordoni, responsabile della associazione degli insegnanti di scienze naturali, ha tracciato le linee essenziali del complesso progetto del Museo di Montelparo che si chiamerà “Museo della Pace: infatti, ha detto, “ai sette colori dell’arcobaleno, simbolo della pace, corrisponderanno gli ambiti di ricerca e di specializzazione della struttura: ecologia del paesaggio, antropologia ed evoluzionismo, astronomia, risorse economiche e territorio, i laboratori di scienze sperimentali e la formazione”.
Ha concluso l’incontro il presidente della Provincia Rossi. “Il museo degli Antichi Mestieri di Montelparo – ha evidenziato Rossi - non solo parla dell’identità del nostro territorio, ma si pone come luogo suggestivo capace di stimolare emozioni e passioni. Un tassello importante dunque per l’attività dell’Amministrazione provinciale che intende “fare leva” sui saperi e le qualità del territorio per vincere le sfide del futuro”.