Senigallia celebra il suo patrono con oro e gioielli

Senigallia celebra il suo patrono con oro e gioielli

Ogni anno la reliquia viene abbellita con oggetti offerti dagli orafi

Oggi è giunta alla sua terza edizione, grazie anche all’interessamento dimostrato dal priore della Chiesa della Croce, Giampiero Girolimetti Streccioni. L’evento nasce anche in collaborazione con CNA – Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa, con Confartigianato e C.L.A.A.I. - Confederazione delle Libere Associazioni Artigiane Italiane.L’idea e l’occasione di rispolverare questa tradizione cara a Senigallia sono nate dal ritrovamento di una reliquia del Santo, all’interno della Chiesa della Croce, gioiello barocco della città. Si è pensato quindi di incastonare la reliquia in una croce di legno modulare, ogni anno arricchita di oggetti in oro offerti da orafi provenienti da tutte le province delle Marche. Quest’anno circa trenta gli artigiani partecipanti. Nei prossimi anni si auspica di coinvolgere nella manifestazione anche orafi provenienti da tutta Italia.
Vengono quindi offerti piccoli gioielli realizzati artigianalmente con le più svariate tecniche di lavorazione come lastra e filo, fusione a cera persa, osso di seppia, sbalzo e filigrana. Un momento importante sia dal punto di vista religioso, che storico e conviviale, sulla scia di un simbolico ritorno all’antica e celebre congregazione orafa senigalliese. E come rinnovato stimolo all’unione, per mantenere insieme alta la tradizione della grande oreficeria marchigiana.
Anche il gruppo degli orafi del Consorzio Piceni Art For Job ha preso parte all’evento. Prima di tutto attraverso l’iniziativa del laboratorio associato Atelier Gioielli di Sergio Nicolini, e poi con la partecipazione di alcune aziende orafe, Gioielli Antonelli, Sigimiko di Sigismondo Capriotti e Mirko Bacelle, e Gatti Gioielli, da S. Benedetto del Tronto, e Silvano Zanchi Arte Gioiello da Fermo.