Ascoli - Presentati i progetti di restauro di due importanti opere della Pinacoteca di Ascoli Piceno.
Si tratta della Madonna con il Bambino, San Sebastiano e santa Caterina d’Alessandria attribuita a Pietro Alamanno e della Madonna con il Bambino e S.S. Giovanni Battista, Rocco, Sebastiano e Maddalena di Cola dell’Amatrice.
Il restauro, che viene avviato proprio in questi giorni, è reso possibile grazie a un consistente contributo di ANCOS, l’associazione di Confartigianato nazionale che si occupa di tempo libero e inclusione sociale e che con i fondi del 5xmille riconosce un concreto sostegno ai progetti e alle iniziative di alto valore storico/culturale avanzati dai territori.
All’incontro erano presenti il segretario nazionale ANCOS, Fabio Menicacci che ha illustrato le linee di azione dell’Associazione in riferimento ai fondi derivanti sia dal 5xmille che dal 2xmille, rimarcando l’importanza che le opere hanno sia per la storia dell’arte che per le comunità locali.
Natascia Troli, presidente del comitato provinciale Confartigianato di Ascoli Piceno, ha lodato l’iniziativa, legata senz’altro all’economia locale e agli stimoli in termini turistici che ne deriveranno, grazie alle imprese artigiane iscritte a Confartigianato, ADIP e ART&CO incaricate della diagnostica e del successivo restauro.
Giorgio Menichelli, segretario interprovinciale di Confartigianato MC-AP-FM, ha sottolineato il lavoro di raccordo svolto da Daniele Ricciotti dell’ufficio di Ascoli Piceno, affinché l’ANCOS si adoperasse anche per il patrimonio culturale di Ascoli Piceno, ringraziando il segretario Menicacci per la disponibilità.
Il sindaco di Ascoli Piceno, Marco Fioravanti, si è rallegrato per l’iniziativa, soprattutto in virtù del fatto che la città si è candidata come Capitale italiana della Cultura per il 2024: questo progetto di restauro ben si inserisce nella redazione del dossier in proposito, conferendo maggiore valore e forza all’intera rete di sensibilizzazione che il Comune di Ascoli Piceno sta portando avanti per coinvolgere tutti i comuni limitrofi.
L’Assessore alla Cultura del Comune di Acquasanta Terme (ente proprietario dell’opera di Cola dell’Amatrice), Elisa Ionni, ha espresso parole di viva gioia, soprattutto in un momento difficile, iniziato col sisma del 2016: il progetto del restauro di opere così belle danno certamente un sollievo alle comunità locali.
Infine, il professor Stefano Papetti, direttore dei musei civici di Ascoli Piceno, ha raccontato delle difficoltà attuali vissute dalle strutture culturali. Con le limitazioni imposte, infatti, è venuto meno il loro ruolo di volano per i flussi turistici, ma l’iniziativa di ANCOS e Confartigianato darà certamente una nuova linfa. “Le opere sono state scelte – ha proseguito Papetti – perché identitarie dei nostri luoghi, oltre ad avere un’importanza per la storia dell’arte. Alemanno e Cola sono artisti che hanno lavorato nel nostro territorio ma anche in altrove lungo l’Appennino”.
Giuseppe di Girolami (ART&CO) e Michele Aureli (ADIP) hanno infine illustrato le operazioni che verranno eseguite sulle opere, al fine di studiare in profondità e con metodologie e analisi non invasive ogni aspetto circa l’idea iniziale degli artisti, le sovrapposizioni che si sono stratificate nei secoli, i materiali utilizzati, le tecniche pittoriche adottate nonché eventuali sorprese che a occhio nudo non sono visibili; interessanti saranno le modalità di ripristino dello stato di salute delle tavole e come e in che modo verranno trattate le ampie lacune che la tavola di Cola attualmente presenta.
Al termine, il professor Papetti ha offerto ai presenti collegati online un tour immersivo nella galleria della Pinacoteca, culminato con la visita all’opera di Pietro Alemanno. Il professore ha illustrato lo stato conservazione attuale e i personaggi che la compongono, rivelando dettagli artistici interessanti.