La diretta dell’evento potrà essere seguita sulle pagine Facebook de ‘Gli Ultimi Saranno’ e della Libreria Rinascita.
“Io sono innocente” edito da Edizioni MEA e scritto da Stefania Guarracino e Rossana Castiglia raccoglie dieci interviste a dieci donne che stanno scontando la loro pena in carcere. Madri, figlie, amiche, sensibilità che chiedono rispetto, e un’altra chance. Nel saggio emerge in modo delicato quanto spesso passa in secondo piano, ma che costituisce, invece, il fulcro della detenzione. Il fatto, cioè, che chi si trova dietro le sbarre non è un numero o un codice, ma una persona con un cuore e un’anima pulsanti e degni, come tutti, di attenzione, cura e diritti.
La tematica dell’affollamento
delle prigioni, in un momento storico come quello che viviamo,
caratterizzato dalla piaga della pandemia globale di Covid-19,
diventa ancor più urgente e centrale. Portandoci così tutti a una
sacrosanta riflessione sulle condizioni di vita dei detenuti e delle
detenute nelle carceri e negli istituti penitenziari italiani.
Luoghi concepiti come centri di riabilitazione, educazione e
riscatto per migliaia di persone, che attendono di tornare a far
parte di quella società che abbiamo tutti il dovere di costruire e
rendere migliore. Trascorrere interi e lunghi anni della propria vita
in celle ristrette, prive di quegli spazi vitali indispensabili per
sviluppare e riscattare la propria personalità, da condividere
peraltro forzatamente con altri individui, è una circostanza
insopportabile e a cui porre fine.
La pandemia, come detto, ha inoltre
ulteriormente peggiorato quella che è una vera e propria emergenza
esistenziale per chi sconta la sua pena carceraria, mettendo talvolta
a rischio la vita dei soggetti fisicamente più deboli.